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Mohabbatein

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KallistA
view post Posted on 21/2/2010, 21:37 by: KallistA     +1   -1
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dalla terra dove gli uomini angstano merolando

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Siccome sono una laureanda che si porta avanti, sto facendo i miei compiti e tastando le pellicole che potrebbero serbare informazioni sulla tesi che in teoria dovrei sviluppare.

Detto ciò, completai la mia filmografia di Aditya Chopra screenwriter + regista (che, vi ricordo, realizzò Dilwale Dulhania le Jayenge [recensione e scheda@dic] e Rab ne Bana di Jodi [recensione e scheda@dic]) vedendo...


MOHABBATEIN




traduzione letterale: Storie d'amore, dacché Mohabbat è "amore"!
di: Aditya Chopra, appunto
genere: merolata
anno: 2000
nazione: India

Se avete domande relative a video o sottotitoli chiedete in Richieste di download e NON qui.
Ogni richiesta di questo tipo verrà spostata nel suddetto topic senza preavviso.

Se cercate i sottotitoli italiani consultate Dramaitalia.


con:
Shahrukh Khan - che in ogni locandina che vedevo mi pareva il fratello indiano di Bae in Winter Sonata!!!!!!!
Amitabh Bachah
3 tizi e 3 tizie di cui a memoria non ricordo i nomi
guest star Aishwarya Rai as la figlia di Bachchan.


Trama:
Amitabh Bachchan fa la parte del rigido rettore di un college situato in qualche zona che non sappiamo dell'India. Di più: l'uomo è intransigente e freddo a tal punto da aver espulso senza manco guardare in faccia e/o sapere chi fosse un suo studente colpevole di amare sua figlia, ricambiato, ottenendo così nientepopòdimenoche il suicidio della sua dolce "bambina".
Lungi dall'attaccarci troppo ai capelli (tintissimi) del babbo cattivo, noi seguiremo maggiormente le gesta di tre dei suoi studenti, la cui funzione principale è sostanzialmente amoreggiare con 3 tizie dando il pretesto d'inizio e il collante per lo svolgimento del film. E' vero che il titolo "Amori", suggerirebbe che sono loro i protagonisti, ma per come la vedo io il succo della storia è invece dato da due altri individui apparentemente marginali, di cui uno in particolare ci darà diversi colpi di scena* nonché il messaggio ultimo che il film ci voleva dare, a soli 20 minuti dalla fine (su 3 ore e 30 di film, sottolineo) con un monologo-dialogo pathosseggiante e pieno di frasi-aforisma di 10 minuti buoni. Insomma, ho appena detto "colpo di scena con rivelazione in dialogo a due pathosseggiante", non è forse un inequivocabile sinonimo di "Shahrukh Khan"? Peraltro quando Shahrukh Khan aforisma (voce del verbo "aforismare") è sempre il protagonista del film in questione. Sennò si limita a cantare e a sculettare, facendo il cosiddetto item number**, oppure fa la comparsata radunafolle in film sfigati che sennò pochi si sarebbero cacati.
Ad ogni modo, diamo un breve profilo di Shahrukh al momento del suo arrivo sul luogo del delitto: nel film si chiama Raj, giunge dal nulla e si propone come insegnante di musica; viene assunto a patto che segua ogni regola ferrea dell'istituto, e ovviamente ben presto inizierà a fare di testa sua ed a sobillare gli studenti, a mò di novello professor Keating de L'Attimo Fuggente: la differenza sta che Robin Williams è ammerrigano e li spingeva alla libertà artistica, Shahrukh Khan è bollywoodiano indiano, e quindi è un profeta ... dell'ammmmore (e dei balletti pelvici e colorosi)!

*Ovviamente le rivelazioni tanto rivelazioni non sono, capita spesso che nei film indiani la verità sia palesemente detta... fra le righe, mentre allo spettatore non sta altro che aspettare angstando che la stessa venga fuori. E' meraviglioso.
** lo scrissi nella Guida ma ve lo ricordo, l'item number nei film bollywoodiani è uno balletto che prevede la presenza "speciale" di una attrice o un attore superfamosa/o che onora con la sua figaggine e popolarità la pellicola in cui si degna di comparire.



Riconoscimenti
- Pluripremiato al Awards of the International Indian Film Academy, 2001


Trailer

Video

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Ora, scrissi una patafiata oscena nel forum bollywood italia, spero non vi spiacerà se la appiccico in codesto luogo XD.

Mohabbatein, dunque.
La gente che dice che in genere i film romantici bollywoodiani sono dei polpettoni merolanti temo non abbia mai visto questo film, che fra i polpettoni merolanti è direi nella top 3. E di film ne vidi un bel po', eh. Onestamente capisco perché non si parla molto di Mohabbatein in giro... insomma, è persino più caramellato e spiangiulino di Kabhi Kushi Kabhie Ghum [recensione e scheda@dic], e direi che è un record!
Non so cosa Aditya Chopra si fosse fumato prima di realizzarlo, molto probabilmente l'ha fatto in un periodo in cui parlava molto con Karan Johar, non c'è altra spiegazione per cui il mio adurato regista di DDLJ e Rab ne Bana di jodi abbia generato una pellicola il cui brio è relegato alle (meravigliose - coreografia by Farah Khan ovviusly) scene di danza!
Critiche in massa espletate nei periodi precedenti, debbo dire che ciò non toglie che ad un certo punto il personaggio di Sciaruk fece un discorso ad Amitabh per cui scoppiai letteralmente in lacrime! E' meraviglioso valutare un film scarsino ma poi merolare assieme ai protagonisti quando meno te l'aspetti, pensai in effetti che il dialoghista (se non sbaglio sempre l'Aditya) è un genio del male. In realtà qualche passaggio mi piacque molto, però il melodramma era davvero troppo calcato e troppo costante per piacermi.

Per chi non conoscesse il film, vi illustro un attimo la trama così da introdurvi al magico mondo di Mohabbatein (pronuncia "Mohabbaten" se non erro), ossia "Storie d'amore", dacché Mohabbat è "amore", "ein" non so ma mi fido di chi mi tradusse i sottotitoli. Parto da una materia che voi conoscete perché così è più facile riassumere 3 ore e 30 di film ambientati tutti in college, in case, in una palestra oppure nella piazzetta della città in cui è situato - ma nella piazzetta sono ambientate solo le danze:

Il personaggio di Shahrukh, ossia Raj (il John indiano, suppongo XD. Oppure Shahrukh ha proprio una faccia da Raj o da Rahul!), mi ha ricordato per certi versi Aman in Kal Ho Naa Ho [recensione e scheda@dic]): appare dal nulla ed entra a forza nelle vite dei protagonisti come novello insegnante di musica in un college di cui in seguito vi dirò. Anche qua abbiamo un'agnizione (che però è intuibile dal momento in cui appare in scena...!), e anche qua egli si aggira vestito di bianco (tipo angelo, sì) per il college di cui il personaggio di Amitabh è rigidissimo e inflessibile rettore ad insegnare l'amore e la vita a tutti, merolando qua e là.
Se non che i veri protagonisti sono 3 studenti del college, fra cui uno truzzo/palestrato, un ragazzo della porta accanto e un ragazzo... della porta accanto bis (ancora adesso stento a ricordare chi facesse chi). Lo spettatore viene guidato attraverso le 3 storie d'amore dei giovini, tramite tutti i topici passaggi delle storie d'amore indiane - e non classiche in bollywood, classiche perché traggono origine dalla poesia d'amore indiana, di molti secoli or sono! Nella fattispecie, per tutti è amore a prima vista, ma il truzzo vuole concupire una ragazza, che direi è degna di lui in quanto a finezza, a suon di schermaglie amorose, il ragazzo della porta accanto #1 ama una ritrovata sua amichetta d'infanzia che sta con un buzzurro, il ragazzo della porta accanto #2 si innamora a prima vista di una tizia vestita in stazione pur non accorgendosi che è vestita da sposa (magari pensava solo di immaginarsela vestita da sposa appositamente per lui. Del resto mentre Shahrukh si fa i trippini mentali sull'amore si immagina le 3 coppiette unite, di cui una vive la slice of life d'amore in una montagna innevata, e la femmina della coppia ha gli SHORTS! Tutto è possibile).
E in pratica, sin dall'inizio sappiamo che il rettore è così serioso che addirittura espulse dalla scuola l'innamorato di sua figlia senza manco sapere che faccia avesse (nota per tutti: MAI dire il proprio nome o il nome del proprio amato, potrebbe essere ucciso o bastonato sulla parola... oppure potreste causare la morte di un qualche innocente, metti che il nome sia Mario Rossi, va a finire come Terminator che andò a sterminare tutte le Sarah Connor che si trovavano nell'elenco telefonico cittadino!!!). Risultato di ciò: la figlia si uccise per salvarlo (donna = sacrificio. Il dharma della donna sarà pur il kama, ossia l'amore, ma appunto il sacrificio è probabilmente un atto perfetto secondo solo al rito! Oserei dire che anzi il sacrificio è l'attore d'amore supremo, quindi conti dharmici tornano eccome!).

E insomma, ve lo metto sotto spoiler ma lo saprete:
Raj è ovviamente il tizio espulso amor della figlia suicida del rettore, che tornò non per punire il rettore - col quale ha comunque sfide a occhiate e a atti di forza per 3 ore di film - ma per salvarlo. Il rettore infatti è un vincente nella vita, ma è assolutamente un perdente in quanto la vita non la sa più vivere, perché agendo secondo principi ferrei ha perso ogni cosa che dava un senso alla sua vita: non solo ha perso una figlia, ma respingendo Raj - che gli si rivelò a metà film circa come amato di sua figlia - stava perdendo anche un figlio, pur di non perdere il punto e quindi soffocando ogni forma di amore nel suo college.

A sto punto mancano 10 minuti di film da riassumere, ma vi lascio il piacere.

Insomma, secondo me il fatto di addirittura scegliere come exempla moderni per l'amore TRE storie in contemporanea secondo me ha reso il film un po' pesante, anche se ovviamente scegliere 3 studenti anziché due a mio avviso dà più equilibrio al tutto. Il problema è che a 'sti tre si assomma la storia d'amore di due tizi della citta, di
Shahrukh e della sua amata (Aishwarya Rai)
, dell'amore fra il padre e la figlia, dell'amore latente fra
il padre della figlia e il suo "figlio" (acquisito)
.
Davvero TROPPO amore, ha osato troppo. Le storie meglio riuscite sull'amore in genere son quelle più semplici, fare una trama così pesante ha avuto l'effetto di fare un'indigestione di caramelle.

Edited by cris01 - 18/2/2017, 15:57
 
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