Per me questa è stata la cosa più brutta che abbia mai visto. E non solo tra i drama, che guardo da relativamente poco tempo, ma tra tutti gli show a cui mi sia mai dedicata.
Pilot terribile. Se mai volessi convincere qualcuno a non guardare drama coreani, gli proporrei questo episodio. Imbarazzante.
Riguardo alla storia, ci sono state molte occasioni sprecate che avrebbero potuto renderla interessante.
Innanzitutto viene posta poca o nessuna attenzione al fatto che i protagonisti si sono "risvegliati" in un mondo che, in 20 anni, è drasticamente cambiato. Mi sarebbe piaciuto un approfondimento psicologico dei due (certo, sempre nei limiti di una rom-com), o che si indagasse il loro sentirsi alieni nel mondo e fuori posto all'interno delle rispettive famiglie, la loro reazione di fronte alla relativa perdita delle vecchie amicizie, l'inadeguatezza dovuta all'inesperienza, nonché la paura delle conseguenze dell'esperimento sul proprio corpo non (ancora) invecchiato.
Invece
a Dong-chan ("il genio") basta una notte davanti alla TV per capire tutti i cambiamenti avvenuti nel mondo, mentre Mi-ran scoppia semplicemente in una crisi di pianto per aver abboccato a una truffa telefonica. Entrambi, dopo essersi stupiti davanti alle meraviglie dello smartphone, riprendono la propria vita quasi come se nulla fosse successo: l'uno, di nuovo al suo posto alla stazione televisiva, ad ideare programmi di successo nonostante sia rimasto fermo agli anni '90, l'altra, di nuovo all'università, in cui riesce persino a pubblicare un "saggio" dal dubbio valore.
Altra occasione mancata è stata quella delle storie d'amore. Quella principale, tra Dong-chan e Mi-ran, non è per niente sentita. Tra i due attori non c'è chimica (tra l'altro Won Jin-a, che era stata perfetta in Just between lovers, qui sembra non funzionare), e quel che è peggio, la relazione tra i loro personaggi è improvvisa e quasi inspiegabile. Scritta diversamente, avrebbe potuto essere dolce ed appassionante, dal momento che i due protagonisti si erano ritrovati a vivere un'esperienza unica e sarebbero stati i soli a riuscire a comprendersi. Con il tempo,
avrebbero potuto imparare ad avere bisogno l'uno dell'altra e ad amarsi.
E con "tempo" intendo un periodo più lungo di un battito di ciglia, che è quanto basta a Dong-chan per innamorarsi follemente di Mi-ran.
Mi sarebbe piaciuto, invece, se almeno per alcuni episodi il protagonista avesse provato a
riallacciare il suo rapporto con la fidanzata di vent'anni prima, Ha-young, ora fisicamente meno giovane di lui e con più esperienza (e c'è da dire che la scena del sogno e quella sul tetto tra i due, sono molto più forti, sentite, e con più chimica di qualunque altra scena tra i lead).
Così come, per quanto riguarda Mi-ran,
si sarebbe potuto esplorare il rapporto con il diciannovenne Bo-min, mentalmente vicino a lei, ibernata a 24 anni, ma anagraficamente molto lontano.
Inoltre, soprattutto nei primi episodi, la comicità è demenziale (un esempio, il PPL dell'asciugacapelli con il professore); in seguito è quasi interamente sulle spalle del direttore e dell'ex junior di Dong-chan. Si tratta di due personaggi odiosi, disgustosamente corrotti, per cui non ho provato simpatia. Le loro gag sono sempre state sopra le righe, e la recitazione degli attori cartoonistica e irritante.
Il mystery è noioso e il big bad piatto, tanto che, a dire il vero, non mi importava nulla di cosa fosse successo davvero nel 1999.
Di buono ci sono state alcune scene tra i protagonisti e i rispettivi fratelli, nonché quelle, verso la fine della storia, tra Dong-chan e
la famiglia di Mi-ran, da cui si è trasferito.
Presa fuori contesto, può essere apprezzata anche la scena sotto la doccia. Scrivo "fuori contesto" perché, non essendomi appassionata per niente alla storia tra i due, quella scena non mi ha fatto né caldo né... freddo.
Peccato per i tantissimi attori di talento, non solo i protagonisti, ma soprattutto Kil Hae-yeon (la madre di Mi-ran) e Yoon Se-ah (l'ex di Dong-chan).
Assolutamente NON consigliato.
3,5