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Train to Busan

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choiaera‚
view post Posted on 25/6/2017, 14:31 by: choiaera‚     +1   -1
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Che vuol dire che un destino non tradisce? Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza.

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Appena finito di vedere, primo film asiatico cui si accosta anche la mia famiglia – spinti da un mio pressing insistente – dopo aver acconsentito a guardarlo con me.
Parto con il dire che il film, ai miei, non è piaciuto per niente. Lo hanno bocciato su tutti i fronti eccetto il ruolo del marito che, a parer loro, si è dimostrato il personaggio in qualche modo più interessante.
A me, personalmente, è piaciuto abbastanza.

Ammetto di averlo scelto tra i tanti per via del protagonista (il cui talento mi ha conquistata in Goblin e che non mi è dispiaciuto neanche in questo film, meglio dei non sconosciuti Brad Pitt e Tom Cruise, più umano, più reale come personaggio, senza capacità assurde nella lotta, nell'ideare piani di fuga assurdi, ma solo un padre che tenta ogni via per salvare la figlia).

Il budget chiaramente non è quello di un prodotto Hollywoodiano ma, per quanto fosse esiguo, ha certamente dato il massimo di sé. Gli effetti speciali non sono lodevoli ma nemmeno così pezzentini da essere adatti ad un prodotto made in moviemaker.
Non lo definirei splatter, ho visto cose molte più splatter e se dovessi metterlo in una scala da uno a dieci gli darei un misero tre per quel che riguarda lo splatter, perché eccetto morsi e sangue non ho visto altro.

L'idea NON è originale. Mio padre mi ha fatto notare che è un remake di un film americano (indicato nel commento sopra), di cui riprende praticamente ogni dettaglio. NON c'è nulla di innovativo rispetto agli apocalittici film d'oltre oceano, se non il fatto che non c'è la figa tettona di cui il protagonista si innamora come in ogni film americano.

I personaggi non sono nemmeno molto caratterizzati.
La donna incinta
si capisce solo che è buona e che ha un rapporto litigarello con il marito, che soffre quando lui muore e basta. Serve da puro riempitivo, una luce di speranza in un mondo ormai finito.


Il marito
ha qualche cosa in più. È l'elemento potremmo dire vivace del gruppo, ma poi in linea di massimo è solo quello che mena meglio di tutti.


I due liceali
oltre al senso dell'amicizia e dell'amore giovanile non hanno dato molto. Anzi, ad onor del vero la ragazza ha avuto il suo momento quando, unica tra tutti, ha scelto di seguire i suoi amici e ha tentato di farli entrare per mettersi in salvo, l'unica a non essere così egoista da lasciarli morire.


il bad guy del film
sembrava immortale. Non moriva mai, cazzo! Quanto ho sperato morisse già quando il protagonista lo prende a pugni. Speravo sul serio che gli fracassasse il cranio, invece no. Uff. il classico cattivo coreano che alla fine viene redento da: “devo andare da mia madre.” NO, DEVI MORIRE, STRONZO. * si ricompone * in ogni caso aveva già qualcosa più nella caratterizzazione degli altri: rappresenta l'egoismo umano, la cecità che per nostro interesse ci fa calpestare e uccidere gli altri. Un assassino indiretto, ma pur sempre un assassino.


Passiamo ai protagonisti.
Padre e figlia.
i personaggi in un film “splatter” più reali che io abbia mai visto, i più umani. Lei una figlia che non comprende ancora, data la giovane età, i sacrifici del padre e si sente abbandonata, che vede la sua famiglia distrutta e ne soffre. Lui un uomo che lavora troppo, che spera che un giorno la figlia possa capire che tutto ciò che fa è per lei. Insomma, ho empatizzato molto con loro, ho anche quasi pianto alla fine, quando la bimba canta la sua canzone d'addio.


nonostante i limiti tutti gli interpreti mi sono piaciuti abbastanza e, una menzione d'onore, va ad un personaggio secondario al massimo, proprio un cameo.

La vecchietta
che schifata dal comportamento degli altri, guarda la sua Unnie, e apre la porta del treno per ucciderli tutti. Brava, mi sei piaciuta assai. Quando guarda la sua amica e non comprende come possa sacrificarsi per un mondo pieno di gente di merda.


Il mio voto per il film non è molto altro, direi che un 6 ½ è più che sufficiente e non ne consiglio la visione ai non amanti del genere, perché in linea di massima non lascia quasi nulla.
 
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9 replies since 2/2/2017, 17:49   327 views
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