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Strong Woman Do Bong-Sun

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-Shiho-
view post Posted on 2/4/2017, 23:18 by: -Shiho-     +1   -1
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Anche se non sono passata a commentare, ho visto fino all'ottavo episodio (gli altri 4 spero di recuperarli a breve).

Ammetto che l'ho snobbato a lungo e se non fosse stato per le decine di post su facebook e sui vari gruppi, sarei passata oltre.
Non mi aspettavo un capolavoro, ma le aspettative erano così basse quando l'ho iniziato che forse ho finito per apprezzarlo un po' e ammetto che non mi dispiace.
Il triangolo è qualcosa di visto e rivisto; il protagonista viziato cresciuto in una famiglia di sciacalli (col passato tragico tanto amato dai drama coreani) pure. La protagonista forzuta poteva essere un elemento di originalità ma in fondo questa sua peculiarità non è stata sviluppata secondo me nella maniera opportuna.
Ma procediamo con ordine.

1- IL TRIANGOLO, questo sconosciuto:
Il triangolo amico d'infanzia - protagonista - rivale affascinante/ricco è quasi una costante e qui non viene trattato in maniera originale. Le premesse fin dal primo episodio sono che lei è sempre stata innamorata dell'amico d'infanzia (un po' lento in questioni di cuore), ma finisce per far innamorare di sè il rivale (che poi è invece il main lead).
Niente di originale insomma.
Ammetto però che qualche scenetta è stata davvero carina. Trovo adorabile il modo in cui lei, in presenza del second lead, adotta un atteggiamento da "fanciulla in difficoltà" mentre col il main lead è scorbutica e spontanea.
Ed è questa sua spontaneità a rendermela simpatica e a farmi tifare per lei e il CEO, che trovo adorabili quando litigano.

2- LA FAMIGLIA e gli scheletri nell'armadio
Come ogni drama che si rispetti, la famiglia del CEO è un esempio di pia famiglia del mulino bianco. Per fortuna il drama non si basa esclusivamente sulle lotte di potere o sui contrasti familiari, perchè altrimenti avrebbe rovinato quel poco che ha di buono.

La famiglia della protagonista è forse più interessante, anche se in questo drama la caratterizzazione dei personaggi secondari è un po' vaga. Il personaggio della madre in alcune parti è divertentissimo (quando cerca di far ammogliare la figlia col "partito buono" dà vita a delle scenette davvero simpatiche), ma in altre occasioni è quasi odiosa. Si comporta in maniera dispotica con il marito e con la figlia. Il gemello della protagonista è quasi del tutto inconsistente: non pervenuto.

3-un pizzico di THRILLER
Parallelamente alla storia principale si sviluppa una sottotrama thriller che, per il tipo di drama, non è affatto male. Anzi ammetto che mi mette ansia. Per chi non lo segue, in breve: uno psicopatico si aggira per le strade del quartiere di notte e rapisce delle giovani donne molto magre. La polizia non riesce a prenderlo in alcun modo e il tipo gironzola indisturbato, arrivando a catturare 4 vittime.
Mette ansia, molta ansia. Peccato che il tutto venga rovinato da pedinamenti di bassa lega e da una sezione di polizia praticamente inutile che rende purtroppo il pedinamento poco credibile.

Valutazione dei primi 8 episodi:
Direi che al momento per me è un drama piacevole, ma mal sviluppato. La buona chimica che vi è fra i due protagonisti, noonché la simpatia della protagonista, mi convincono a continuarlo. Adatto sicuramente a chi cerca qualcosa di spensierato.

Ci tengo a ricollegarmi al discorso di Oswin. Anche secondo me il tema della "forza" è purtroppo sfruttato male. La protagonista è dotata di una forza inaudita, ma l'uso che ne fa è alquanto arbitrario. Ora affronta decine di mafiosi riducendoli quasi in fin di vita, ora necessita di essere protetta dagli altri. Il personaggio è purtroppo sviluppato non al meglio, però spezzo una lancia a favore della sua caratterizzazione. Ad un tratto la protagonista dice

durante il litigio con la madre: "proprio perchè ho un corpo tanto forte, ho un cuore così debole"


Da una donna così forte, mi sarei aspettata quasi un'eroina; invece ci troviamo di fronte ad una ragazzina che non si tira indietro dall'elargire qualche pugno al primo che tenta di umiliarla, ma che nelle situazioni di pericolo reale si "impanica" e cerca l'aiuto delle persone di cui si fida.

Sul discorso della violenza concordo: finora l'associazione prevalente è pugni-comicità, ma confido in una "crescita" del drama. E credo che un piccolo accenno ci sia in quanto
il CEO sta cercando di aiutarla a dosare la forza e a reagire in maniera differente alle varie disavventure che la poveretta sembra attirare a sè.


Il tema principale è quello della violenza sulle donne: da atti di grave violenza (la sottostoria thriller) alle discriminazioni quotidiane più "lievi" (le molestie sui mezzi di trasporto, quella nell'episodio del tamponamento).
E persino la madre che per la figlia spera solo in un buon matrimonio non è certo un esempio di parità dei sessi.
La trama è però acerba, così come la protagonista, tanto che non si capisce bene se da parte del regista ci sia un intento moralistico di fondo oppure semplicemente un accostamento di "donna forte" con l'antitetica classificazione come "sesso debole". Io propendo più per il secondo e prendo il drama per quello che è: un dramino comico e spensierato, dal quale non mi aspetto molto. Confido in un miglioramento, anche se sul trinagolo ci stiamo soffermando troppo e inizio ad essere insofferente :gnegne:

Edited by -Shiho- - 3/4/2017, 10:10
 
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