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99.9 Criminal Lawyer

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Nakito
view post Posted on 1/6/2018, 13:44 by: Nakito     +1   -1
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Spoiler fino a episodio finale
Ringrazio i giapponesi per avermi salvato anche con questa categoria della challenge. Ritrovo Jun anni dopo Hana Yori Dango.
Tornando al drama è senza lode né infamia, non mi ha sorpreso, affascinato ma nemmeno fatto schifo. Vi è sicuramente il tentativo di creare un protagonista particolare e interessante, e potrei anche dire che in parte ci sono riusciti. Miyama è il punto di incontro tra il tenente Colombo e Monk, si fissa sulle cose che non gli tornano e tartassa i testimoni e/o clienti con domande assurde, o poco attinenti, ma che poi si rivelano fondamentali. All'inizio sembra un po' difficile da inquadrare, sembra quasi apatico, imperturbabile, sorride sempre e pare prendere tutto alla leggera, verso gli episodi finali si riesce a scoprire un suo aspetto diverso, dato anche da una sotto trama e il passato che lo riguarda.
Il problema questa volta risiede altrove, il tentativo di far sembrare Miyama dotato di chissà quale sensibilità viene fatto naufragare dalla serie stessa che propone dei casi oggettivamente troppo semplici e banali. Qualsiasi individuo dotato di una normale perspicacia si sarebbe accorto di certi particolari, o sarebbe arrivato a determinate conclusioni senza dover vantare chissà quali capacità. Gli episodi durano circa 45 minuti, ma ne sarebbero bastati 20, i primi 10 ( e sono anche troppi) per capire chi è il colpevole e i motivi per cui l'ha fatto, e gli ultimi 10 per dimostrarlo. Tutto questo spesso si racchiude anche entro i 15 minuti, con i rimanenti 30 in cui lo spettatore, o per lo meno è successo a me, si annoia a morte vedendo questi avvocati che si sfregano le meningi per scoprire la verità che è così ovvia da far paura. E dire che proprio loro dovrebbero arrivarci prima di altri. Facilità a cui poi si aggiunge
la fortuna di beccare tutti clienti innocenti, capisco sia il tema principale ma mi pare un po' troppo frequente.

A questo si aggiungono dei continui giochi di parole che per chi non conosce il giapponese risultano identici a dei geroglifici. Non invidio le povere traduttrici che avranno dovuto adattarli all'inglese. Non mi è dispiaciuta la coprotagonista femminile e la mancanza di una romance. Tachibana ha una sua identità
senza dover ricorrere alla romanzata facile con Miyama,
si impone all'inizio anche se in modo un po' arrogante ma dimostra di potercela fare, sa come si lavora anche se fa capire quanto sia difficile per una donna in un settore pressoché maschile, è la più forte fisicamente del gruppo ed è fierissima della sua passione per i wrestlers.
Mi aspettavo
venisse chiarito il caso del padre ma ricordandomi dell'esistenza di una seconda serie ho capito che sarebbe rimasto tutto in secondo piano,
peccato per certe riprese con rischio di attacco epilettico.

Edited by Nakito - 17/8/2020, 21:21
 
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