Cavia a rapporto!
Quando ho letto "commedia" alla voce del genere, pensavo si riferisse al fatto che i casi affrontati nella serie si concludessero con un lieto fine. Invece
Legai high si inserisce nel filone della commedia giapponese un po' calcata e paradossale
che amiamo tanto.
Insomma, ero del tutto impreparata al tono del drama, che pure non mi dispiace.
Tutto inizia con Mayuzumi Machiko che rimbrotta un passeggero sulla metro per non aver offerto il proprio posto a sedere ad un vecchietto; Mayuzumi pensava di dargli una bella lezione, ma il tizio in questione non fa che ribattere cavillando e finisce per averla vinta.
Mayuzumi è particolarmente irritabile e battagliera perché ha appena perso una causa: un ragazzo (interpretato da Nakamura Aoi
) viene condannato per un omicidio. Mayuzumi però non si arrende e perora la sua causa presso il titolare dello studio in cui lavora (il fatto che l'interprete sia Namase Katsuhisa aka Goro da
Gokusen doveva mettermi sul chi vive quanto alla vena demenziale della faccenda), senza ottenere alcuna soddisfazione. L'idea giusta sembra dargliela la segretaria del gran capo: chiedere consulenza ad un avvocato di successo e di grande esperienza, sebbene si sia ritirato da qualche anno. Mayuzumi si reca da questo grand'uomo e la prima amara scoperta è che si tratta proprio del maleducato della metropolitana! (Ooooh, che sopresa, non se lo aspettava nessuno, vero?
)
La seconda brutta sorpresa è che Komikado ha una mentalità lontana anni luce da quella di Mayuzumi: non gl'importa quale sia l'identità del colpevole, gli interessa unicamente riuscire ad avere la meglio in dibattimento ed essere ben pagato per il suo lavoro (infatti chiede a Mayuzumi una parcella esorbitante).
La terza brutta sorpresa è che Komikado sarà pure un principe del foro, ma è pure un idiota integrale.
A parte l'orrenda pettinatura che sembra fatta di gomma (la locandina è davvero *molto* fuorviante
), ha un modo di fare tutto suo assurdissimo.
Komikado accetta l'incarico di consulenza, e Mayuzumi è subito colpita dal suo approccio all'attività di ricerca delle prove - lontanissimo dal proprio. Finalmente si arriva al dibattimento e non vi dico come va a finire, ma trattandosi di una commedia potete ben immaginare che sia il bene a trionfare. O forse no?
È molto interessante lo scambio fra Komikado e Mayuzumi dopo la sentenza. Mayuzumi è in cerca della verità, ma Komikado le ribatte: "Non siamo dèi, siamo solo avvocati. L'unica cosa che mi importa è se ci siano prove a sufficienza per sostenere l'accusa".
"Se non posso credere alla verità, in cosa devo credere?", chiede allora Mayuzumi.
"Be', vedi di cercartelo da te", ribatte Komikado.
E così è: alla fine della prima puntata Mayuzumi dà le dimissioni dallo studio ed inizia a lavorare come assistente di Komikado, che nel frattempo ha dovuto riprendere il mestiere forense.
Ne esce solamente un episodio a settimana, quindi ho deciso di seguirlo. ^o^/
Edited by Yeon Suk - 11/3/2013, 15:49
Sakai Masato
Sarebbe più accattivante per il pubblico.
) Mayuzumi si rende conto che Komikado non è (solamente) il vile profittatore che ha tutta l'aria di essere, e che la giustizia è un principio molto più complesso di una citazione in tribunale.
)si sono fatti riprendere dalla tv.L'avvocato e la sua cliente sono seguiti per tutto il processo da un cameraman che riprende l'avvocato a casa sua ed in tribunale.
e in coppia con la pura e idealista Mayuzumi dà il 
sperando che lei si tolga al più presto quegli orrendi calzini O_O