Il film inizia con una discussione tra
Jini (Kim Sun Ah) e il suo fidanzato attuale (Jang Hyuk) fino a troncare il loro rapporto. Egli la incolpa dei loro problemi per via della sua personalità esigente, e le suggerisce di andare a chiedere ai suoi ex fidanzati se l'abbiano mai amata. Così un giorno, ancora perplessa dalle parole che disse il suo ultimo ex ragazzo, apre la scatola dei suoi ricordi e si ritrova a leggere i suoi diari, dove con esse rivive tutte le sue relazioni fallite trasportandosi indietro nel tempo:
- il primo amore
Ku Hyeon (Lee Hyun Woo), un maestro del coro della chiesa,
che l'aiutava con il recupero di inglese. Durante le lezioni di recupero, lui cede alle tentazioni lussuriose ma un giorno scompare lasciandola per entrare nel sacerdozio;
- il secondo amore
Jeong Seok (Kim Su Ro),
che l'aveva lasciata per convolare a nozze con una donna ricca e che ora è un vigile urbano;
- il terzo amore
Yoo In (Gong Yoo), un'artista di strada,
che invece è stata lei a lasciarlo per l'infedeltà di lui.
Allora decide di incontrarli per scoprire che sentimenti avevano nutrito per lei,
ma gli incontri non sono andati come lei in qualche modo sperava. La sua autocommiserazione si trasforma in rabbia, Jini arriva alla conclusione che la vendetta è il miglior rimedio per curare il suo cuore, per prendersi la rivincita su tutti loro ma… utilizzando metodi poco ortodossi.
Così dalla prima parte del film dal tono agrodolce e triste, passiamo alla seconda parte ricca di risate, una specie di commedia,
lei che si vendica in maniera esagerata, loro che finiscono col diventare ridicoli.
La trama è abbastanza piacevole, è in grado di mescolare commedia, drammaticità, romanticismo… a tratti era divertente, a tratti era triste ma c'erano anche punti morti. Ma dall'inizio alla fine rimane concentrato sui sentimenti interni della protagonista, tanto da rendersi conto che dopo aver
ottenuto la sua vendetta reclamando dei soldi, capisce che per quanto tristi siano stati i suoi vecchi rapporti il loro ricordo hanno pur sempre un significato.
Però quando lei aveva deciso di vendicarsi, all'inizio mi era parsa un po' inquietante.
Mi è piaciuto molto il ruolo della madre, è sempre stata presente per lei, vegliava su di lei attraverso il silenzio e piccoli gesti che alla figlia potevano sembrare invisibili.
Mi è piaciuto molto il pezzo finale
quando lei suona con il pianoforte, era come se attraverso la musica che compose stesse sfogando il suo cuore, tanto che sua madre l'aveva capito e si era pure commossa. Che dolce!
Divertenti alcune gags che mi hanno fatto morire dalle risate, che comunque sono serviti per rallegrare l'atmosfera del film. In particolare una mi ha fatto morire:
quando il vigile urbano è in bagno e non riesce ad indossare i pantaloni (di una taglia ristretta) e finisce per scaraventarsi di dietro ad un altro uomo presnete in bagno, ad un certo punto passa la donna delle pulizie fraintendendo la situazione.
Ho conosciuto per la prima volta l'attrice
Kim Sun Ah, davvero bravissima ed anche molto sensuale nella sua semplicità. Goffa, dolce, amabile… l'attrice si è immedesimata benissimo nel suo personaggio, tanto da far sentire allo spettatore tutte le emozioni che lei stessa stava attraversando.
Il film finisce
vuole dimostrare che i rapporti sono belli, anche quando non finiscono come vogliamo. E che in ogni rapporto esistono i ricordi e che non possono essere cancellati.
Consigliato chi desidera un film semplice con cui divertirsi, ma che ha un sottofondo piuttosto profondo e riflessivo.