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| | The Good, the Bad, the Weird
Info: Titolo: The Good, The Bad, The Weird / Joheunnom Nabbeunnom Isanghannom / 좋은 놈, 나쁜 놈, 이상한 놈 Anno: 2008 Regia: Kim Jee-woon Durata: 120 Paese di produzione: COREA DEL SUD Genere: western, azione, avventura Produzione: BARUNSON CO. LTD., GRIMM PICTURES, CJ ENTERTAINMENT, CINECLICK ASIA
Il film è reperibile in DVD anche in Italia.
Cast: Kang-ho Song è Yoon Tae-goo (lo Strano) Lee Byung-hun è Park Chang-i (il Cattivo) Woo-sung Jung è Park Do-won (il Buono)
Trama Manciuria, anni '30. L'esercito giapponese ordina al Cattivo di recuperare una mappa che è in mano allo Strano, ma anche l'esercito della Manciuria è interessato a questa, così assolda un cacciatore di taglie, il Buono, per recuperarla. Cosa si cela dietro questa mappa? credit: Indi84
Riconoscimenti - Miglior regia ed effetti speciali al Sitges - Catalonian International Film Festival, 2008 - Miglior regia, miglior fotografia, miglior scenografia ai Blue Dragon Awards, 2008
Trailer Video
Critica "Il film è assolutamente spettacolare, quanto ritmo, scene di massa, riprese, e per quanto sprizzi molto sangue non ha quel coté sadico tipico di una certa cinematografia orientale. Lee Byung-Hun, già protagonista dell'altro film di Jee-Woon prima ricordato, è un 'villain' perfetto, sempre vestito di nero, guanti di pelle nera compresi, una meche di capelli neri che gli copre l'occhio destro, ma anche gli altri due protagonisti svolgono il loro ruolo con autorevolezza, pur se nessuno di essi ha quel tocco in più di psicologia che era tipico dei film di Leone. Di quest'ultimo comunque il regista sposa quel melange ironico-tragico che segnò il meglio degli spaghetti western prima che degenerassero in caricatura. Qui, fra l'altro, a essere presa di mira è l'altezzosità giapponese in campo militare, ed è curioso come in un film di pura avventura Kim Jee- Woon non rinunci comunque a inserire elementi patriottici. Quello che però fa il fascino del film è il paesaggio e la scenografia, ovvero questa Manciuria terra di confine dove si incontrano e si scontrano etnie e regimi, dove infuria la guerra ma non si sa mai «chi sta con chi», e dove la vita quotidiana scorre in mercati colorati e variopinti in cui l'antico e il moderno, automobili e cavalli, pugnali ed esplosivi, convivono in un fragile equilibrio." (Stelio Solinas, 'Il Giornale', 25 maggio 2008)
Nonostante questo bell'elogio al film, non è che mi sia entusiasmata più di tanto vedendolo Si può dire che il 95% dei 120 minuti sia composto interamente da sparatorie, accoltellamenti ed esplosioni, ed un 5% da dialoghi Ed io che mi aspettavo qualcosa di più avvincente Passiamo ai tre protagonisti: Lee Byung-hun ha saputo rendere il suo personaggio veramente cattivo. La follia omicida che si legge nei suoi occhi, unita al suo innegabile fascino, hanno saputo dare una bella impronta al Cattivo Woo-sung Jung invece è l'omo macho che non deve chiedere mai il suo Buono non è mica tanto buono, anche lui non si fa scrupoli per arrivare al suo obbiettivo, solo che lo fa con stile (e come sa cavalcare bene)! Kang-ho Song, beh.. lui ha saputo fare in modo che la gente si affezionasse al suo Strano, ma poi basta un suo sguardo per farti capire che dietro quella sua aria scanzonata si nasconde una persona fredda e.. non dico altro altrimenti vi svelo il finale :hihi: Insomma, se vi piace l'azione questo è il film che fa per voi
Ah! Dimenticavo.. ve l'ho detto che qui c'è un Lee Byung-hun in mutande e con un fisico da sbavo? Edited by cris01 - 21/1/2018, 19:16
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