Mimi-chan |
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| Dopo lo Yonimo di Toma, oggi è stato il turno di quello con protagonista in Kimura. Correva l'anno 1995 Roba storica proprio Mamma mia che inquietudine! Io mi aspettavo qualcosa con finalino moraleggiante (o quanto meno, come nella precedente visione, qualcuno che ti dicesse "se non vuoi finire così...") e invece no! E' una cosa brutale proprio Forse quindici anni fa gli yonimo erano impostati diversamente, non so. Sta di fatto che questo per me è stata una trasposizione video dei racconti "paurosi" che tanto i giapponesi amano (tant'è che un'amica giapponese mi aveva raccomandato questo episodio perchè "molto divertente" ) Il Kimura - non ne sapremo mai il nome - resta chiuso nei bagni della stazione dopo aver letto una scritta sul muro ("le porte si chiudono a mezzanotte") e dà lì inizia un incubo. I "graffiti" sul muro si moltiplicano, portando presagi di morte, che rischiano pericolosamente di avverarsi, o portano "aiuto" (= "ti è caduto il portafogli"). Nel tentativo di non morire per una delle terribili previsioni sbatte la testa e sviene ed al suo risveglio sembra che il mondo sia tornato normale e tutto sia stato un brutto sogno. Ma il taxi che prende per andare a lavoro porta la cifra inquietante letta sullo specchio (259, letta anche "jigoku" ossia "inferno") e quando dopo poco che ne è sceso - preso dallo spavento - un pezzo di un'impalcatura cade proprio sul posto viaggiatore, vien da chiedersi se si sia trattata proprio di una coincidenza. Dal canto mio non andrò mai più in bagno in stazione
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