Ho cominciato a vedere questo drama per caso, sotto consiglio di Jejja che mi fa "Ma non l'hai ancora visto?!" e io vergognosamente annuivo
...
Che devo dire?! Visto che la mia visione è ferma alla 10, quindi a metà giusta giusta e che la nostra sta diventando una visione a combo con commenti in diretta (che poi, lei la fa facile, è già al secondo round di visione!
)...
Per me è un dramino
d-e-l-i-z-i-o-s-o.
E la cosa che apprezzo ancora di più, fino ad ora, è
la trama. O meglio, come si snoda questa benedetta trama.
CITAZIONE (Misato-san @ 22/1/2009, 02:17)
Higashino Keigo I love you <3
(dimenticammo di segnalare in questa sede che e' tratto da un libro dello stesso autore di
Ryuusei no kizuna 
)
Ho pensato che il motivo potesse essere seriamente questo sai?
Ogni mini puntata (perchè proprio di mini puntata si tratta
) si aggiunge un piccolo tassello, ma la storia non è mai lineare, ti accompagna, ti fa ragionare, ti fa tornare indietro con la memoria...
E, perdonatemi se è poco, queste cose in un drama mi fanno diventare matta!
Per ora ho apprezzato moltissimo l'alternarsi si situazioni assolutamente bizzarre, il rapporto fra padre e figlio (due zucconi di prima categoria, in cui Takumi, da giovane, batteva
alla grande Tokio!
) ma anche quella malinconia di fondo quasi palpabile.
Essendo più o meno a metà storia, posso dire che è piacevole vedere la crescita lenta, lenta di Takumi.
E la sua contrapposizione con Tokio.
Tokio è la coscienza di poi.
Takumi è l'incoscienza del prima.
Tokio sa quali tasti toccare, Takumi assolutamente no, è spaventato, impaurito, impreparato.
O almeno è stato così fino ad ora. Il fatto che lentamente si stia appropriando della sua vita, che cerchi le sue origini, che non dipenda totalmente dalle sue emozioni ma che riesca, talvolta, a governarle...
Purtroppo non ho potuto leggere gli spoiler ma ho letto solo i commenti visibili (su una storia come questa, così "veloce" e così spezzata, lo spoiler è assolutamente deleterio!
) ma concordo sulla presenza di momenti assolutamente topici, che fanno sentire un po' di stretta allo stomaco:
- L'abbraccio con la nonna da parte di Tokio: tenero e pieno di "quanto desideravo farlo"...
- La partita a catchball tra padre e figlio che sa di metafora così azzeccata: quella pallina diventa terribilmente pesante per entrambi.
- E quella frase significativa di Tokio in una delle ultime puntate che ho visto: "Ho solo te... dipendo da te".
Ah, se continua su questo tenore, alla faccia del tempo che non c'è, supplico Jejja di concedermi un'altra ora del suo tempo e lo finiamo. Perchè fino a questo giro di boa, l'ho trovato una piacevolissima sorpresa.
Edited by Lorrry85 - 22/1/2009, 14:04
