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Lovers in Prague

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Bradamante_
view post Posted on 7/11/2007, 21:53 by: Bradamante_     +1   -1




Se dovessi decidere di descrivere in poche parole Lovers in Prague, direi che è un drama non banale, in alcuni passaggi della trama, che propone dei risvolti narrativi assolutamenti inaspettati.
Si parte con un classico triangolo amoroso, con due eccellenti protagonisti come Jun Do Yeon (la classe personificata. Un piacere visivo che riscalda il cuore) e Kim Joo Hyuk (la vera sorpresa. Un attore di uno spessore qualitativo che non passa inosservato), ma poi il baricentro della storia si sposta incredibilmente sul rivale interpretato da un Kim Min Joon sempre più a suo agio con dei ruoli che esaltino la dimensione taciturna e contrastata di anime tormentate dalle vessazioni spirituali, affettive e sociali.
Sono indecisa se imputare alla signora Kim Eun Sook, la sceneggiattrice di Lovers in Prague, la mancanza di coraggio per non aver voluto costruire una trama diversa, dove il lacerante conflitto affettivo tra un padre e un figlio non potesse avere una sua degna vita autonoma o se riconoscerle il merito di non aver ridotto il personaggio di Ji Young-woo al ruolo di semplice antagonista.
Credo che il rimpianto di quella mia prima contestazione non mi lascerà tanto facilmente e che quel finale un po' buttato, per certi versi confuso, non renda merito alla bontà di quei contenuti e di quelle riflessioni pesanti come dei macigni, accompagnate da efficaci scelte visive (vedi la libertà delle emozioni di un giro in bicicletta sul tetto di un palazzo), che stanno dietro e davanti a quello spartiacque che è il dramma umano di Ji Young-woo.
Mi piacerebbe ricordare Lovers in Prague come un drama che ha saputo raccontare attraverso una sceneggiatura ricca talvolta di spunti e di pensieri che hanno la capacità di volare molto in alto dei bei caratteri maschili, ragionatori, evoluti, coraggiosi e risoluti (molto interessanti tutti i dialoghi e il rispetto carico di comprensione umana tra Choi Sang-hyun e Ji Young-woo).
Jun Do Yeon mi perdonerà se la sua Yoon Jae-hee non è riuscita a darmi le stesse sensazioni dei ruoli dei suoi colleghi maschi, ma credo che la sua arte meriti palcoscenici e attenzioni differenti dalla mia.
Comunque, al di là delle mie elugubrazioni mentali, date una chance a Lovers in Prague.
La sufficienza c'è tutta e questo può bastare, in questo caso.
 
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8 replies since 14/10/2007, 22:21   1223 views
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