Air City

La malattia di Seo Myung Woo è diventata il grimaldello che ha permesso di infrangere il sogno d'amore di Kim Ji Sung e Han Do Kyung.
Il senso di colpa di lui, l'aveva umiliata in più di un'occasione tacciandola anche di essere stata"crudele" nei suoi confronti mentre lei aveva mantenuto per anni il segreto e la pena del suo tumore incurabile, deve essere espiato.
Accetta l'incarico sotto copertura in Russia, si allontana da tutti, compresa Do Kyung, riducendosi all'ennesimo silenzio interiore, quello dell'anima straziata dal dolore, ed esteriore, quello imposto dal segreto governativo del NIS.
Tuttavia, in un struggente e strappato commiato finale, la speranza di un giorno lontano in cui la riconciliazione potrà realizzarsi, addolcisce la sofferenza di chi resta.
Detto questo, non saprei dire se sono più adirata o più delusa, oppure entrambi gli stati d'animo, per come si è evoluta la sceneggiatura.
Annoierò chi l'ha già letto nei post precedenti e illuminerò i nuovi adepti dichiarando che è stata ambiziosa senza coraggio, con un ritmo del racconto a fasi alterne, a tratti quasi imbarazzante, e con le ultime tre puntate clamorosamente rimaneggiate per risollevare gli indici di ascolto.
La linea di galleggiamento della trama la si deve, in primo luogo, alla strepitosa performance attoriale di Lee Jung Jae, carismatico, intenso, un vero mostro di versatilità.
A quei livelli, si può dire solo capeau.
E in secondo luogo, a tutti gli altri attori, compresa la contestata in patria Choi Ji Woo (molti media hanno tentato meschinamente di addossarle la responsabilità dei bassi ascolti di questa produzione. Degli autentici vigliacchi) capace di rigenerarsi in una caratterizzazione femminile finalmente moderna e meno "piagnuccolosa" del solito.
Continuo a non apprezzarla come attrice, troppo piatta e monocorde, ma sono in grado di riconoscerle la sua grande professionalità e disponibilità.
Coloro che l'hanno denigrata ingiustamente dovrebbero semplicemente vergognarsi.
E non aggiungo altro.
Che cosa rimarrà di Air City?
Per l'action, le prime quattro, su tutte comunque l'ottima prima, e l'ottava puntata.
Per la sottotrama romantica, la nona e quelle comprese tra la tredicesima e la sedicesima puntata.
Il cast artistico nella sua interezza.
Lee Jung Jae.
Dalla torre butto giù gli script writer, Lee Sun Hee e Choi Wan Kyu (sono generosa e voglio pensare ad un incidente di percorso. Intanto, per Choi, il prossimo anno c'è da registrare la scrittura dell'interessante drama Shiri).
I produttori (una miniserie era la soluzione meno rischiosa finanziariamente).
La MBC (non si trasmette un drama così atipico nel fine settimana tagliando di fatto i giovani dai possibili spettatori. Qualche testa dovrebbe rotolare...).
Buona visione.