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Air City

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Bradamante_
view post Posted on 15/6/2007, 15:49 by: Bradamante_     +1   -1




Ci sono sempre, almeno per me, dei segnali, dei momenti, in cui capisco che la storia mi sta prendendo.
SPOILER (click to view)
Non lo colgo immediatamente, ed è un bene, perchè la mente vorrebbe rapire le emozioni e non mi lascerei andare alle sensazioni col giusto trasporto, e non lo sento fino a quando non scatta qualcosa in me.
Seconda puntata.
Una borsa appoggiata sul tetto di una macchina.
E' bastato vederla e vedere l'evocazione di un sentimento d'amore per capire come sentissi un po' mie le emozioni, e gli stati d'animo, di Kim Ji Sung, l'agente governativo alle prese con un difficile caso di omicidio collegato al tentativo di sottrazione di un'importante e strategica nuova tecnologia da parte di un gruppo di deliquenti pronti a tutto.
Ha perso un caro amico (la desolazione e il senso di sperdimento sul tetto di un palazzo senza riuscire a trovare il perchè di quella morte) e ha messo a rischio il suo distintivo (di sua iniziativa imbastisce un inseguimento oltre ogni regola e ogni protocollo all'interno di un aeroporto internazionale) senza che il senso di colpa, forse non ho fatto tutto il possibile per salvarlo?, lo abbandonasse un solo momento.
Il racconto non è in prima persona, eppure, tutto, ma proprio tutto nella costruzione della narrazione porta chi guarda a schierarsi dalla sua parte e a comprenderne la prostrazione come gli eccessi.
Allora, stai dalla sua parte nell'inseguimento a perdifiato sulla pista di atterraggio con il rischio di finire sotto qualche veicolo da un momento all'altro, o nel centro di smistamento dei bagagli, quando cerca di fermare il redidivo il killer tautato.
E quando lo prende a pugni durante l'interrogatorio di garanzia?
Sempre con lui, perchè ci sentiamo presi in giro dalla straffottenza del killer che finge di non capire il coreano o l'inglese.
Peniamo per l'inchiesta della disciplinare e sentiamo il respiro di sollievo quando lo prosciolgono.
E poi, quella borsa sul tetto di una macchina.
E' turbato e avrebbe una gran bisogno di sfogarsi con qualcuno che lo capisca, avrebbe bisogno di un abbraccio sincero e forte.
Si ritrova davanti all'abitazione della donna amata in un recente passato e quel gesto, quella borsa dimenticata, gli ricorda un sentimento d'amore, un uomo innamorato e una donna innamorata a sua volta, pronta ad accoglierlo senza domande.
Ho sperato che aprisse la portiera della sua autovettura....
Invece, è andato via mentre lei si è resa conto della sua presenza con occhi pieni di rimpianto.
Lì, ho capito che ormai ero andata.
Lo seguirò fino alla fine.


Edited by Bradamante_ - 5/7/2007, 12:41
 
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23 replies since 23/4/2007, 22:46   1427 views
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