Bel drama di cui mi hanno colpito soprattutto i dialoghi, tanto che adesso sono un po' pentita di non essermene appuntato qualcuno.
In particolare mi è piaciuto moltissimo l'episodio 11, in cui ci si ricordava delle parole della nonna. L'ho trovato davvero commovente.
Ho amato molto tutti quei personaggi che si sostenevano, si aiutavano e si accettavano l'un l'altro.
La scena emblematica a questo proposito è quella
in ospedale, con la nonna a letto, e tutti i ragazzi intorno a lei a farle compagnia
Bellissima.
Il tema non è dei più leggeri, ma l'ho apprezzato molto. Mi è piaciuto che la storia abbia presentato i vari modi di reagire alla perdita di una persona cara, non solo attraverso i personaggi principali, ma anche attraverso i parenti delle altre vittime del crollo. Spesso ci si focalizza su chi non c'è più e su ciò che non potrà più fare, dimenticandosi che il più delle volte anche le vite di chi rimane sono distrutte dai lutti.
Riguardo a ciò, i personaggi mi sono sembrati davvero reali, soprattutto ho trovato perfetti i protagonisti.
Mi è piaciuta molto Ma-ri, ma il mio preferito è stato Sang-man, così puro, amorevole e saggio. Ho apprezzato molto che Gang-doo in un episodio lo abbia considerato un dono di Dio.
Come è stato già scritto, anche il direttore e sua sorella, che inizialmente sembravano essere i "cattivi", si sono poi rivelati semplicemente umani e sono stata contenta che entrambi
alla fine abbiano ritrovato se stessi. In particolare, non mi aspettavo un lieto fine per il direttore e Ma-ri
mentre non mi è piaciuto molto l'architetto Seo. Inizialmente ho pensato che per una volta avrei avuto anche io la second-lead syndrome, ma poi ho cominciato a trovarlo un personaggio piuttosto vago, indeciso, e non sono riuscita a fare il tifo per lui.
Sono rimasta un po' perplessa da quello che succede verso la fine della storia tra i due protagonisti
quando Moon-Soo non vuole più vedere Gang-Doo perché stare con lui le porta alla mente brutti ricordi e la fa sentire in colpa. Non mi è sembrata nobile idiozia perché la motivazione era semmai egoistica, però ho avuto la sensazione che si trattasse giusto di un espediente per inserire il solito angst prima del lieto fine
Riguardo al finale, anche io per un po' mi sono chiesta se
Gang-Doo fosse morto o meno. In una storia del genere non me ne sarei meravigliata e sarebbe stato comunque un bel finale, ma ammetto di preferire di gran lunga il lieto fine
Un 7,5/ 10 per me.