Amo questo drama come raramente mi è capitato, mi è piaciuto tutto, dalla prima all'ultima scena. Ho seguito ogni puntata con gioia, ansia, speranza, ho adorato la storia, i personaggi, il ritmo, i temi trattati, gli attori, ogni suo pezzo. Di certo arriva ai primissimi posti della mia personale classifica doramica, perchè Circle ha un dono molto raro: sa toccarti il cuore e rispettare la tua intelligenza. Ti fa pensare, ti pone interrogativi moralmente impegnativi, e non ti tratta come un cretino che deve accettare ogni assurdità. Ma sa anche emozionarti e farti partecipare alle vicende dei suoi meravigliosi protagonisti.
Circle ha innanzitutto una signora trama, perchè se non hai una storia forte, puoi avere anche il cast migliore del mondo, ma non andrai lontano. Inoltre è un raro caso di "apripista" il drama numero uno di (si spera) una lunga serie, e anche per questo merita rispetto e di non essere confuso con gli altri.
E' il primo fantascienza puro mai fatto in Corea come drama, quindi è sperimentale, coraggioso, innovativo. Certo, abbiamo avuto altri casi di tocchi fantascientifici prima (ad esempio il bellissimo Tunnel), ma quelli erano appunto thriller con elementi futuristici, quì è diverso. La base stessa è di fantascienza, genere che adoro, e di quel genere segue stilemi e leggi. Ma lo fa "alla coreana" (detto in senso buono), perchè ci mette dentro molto del loro modo di sentire. Non hanno cercato di scopiazzare la fantascienza di oltreoceano, ne hanno creata una propria, Circle, così come è stato realizzato, potevano farlo solo in Corea, e l'ho davvero apprezzato.
Vedetelo, perchè uno così non c'è mai stato prima.
SPOILER FINO A EPISODIO FINALERICORDA.
Questa è la parola che può riassumere meglio Circle.
Infatti è una storia basata sul ricordo, sulla memoria, che ti pone la semplice domanda - che in realtà semplice non è affatto - cosa rende umano l'Uomo? Che posto ha la memoria nel farci dire che qualcuno o qualcosa è umano? Insomma, cosa ci rende ciò che siamo, così diversi da tutti gli altri animali del Creato? Do you remember?
Ed è un drama che parla dell'amore senza confini che unisce due fratelli, Woo Jin e Beon Gyun, gemelli in molti sensi, i quali non esiteranno a mettere in gioco sè stessi, la propria vita e tutto ciò che hanno per aiutare l'altro, per salvarlo, per ritrovarlo. Oltre il tempo e lo spazio. E il modo in cui hanno trattato la cosa, con intelligenza, misura e rispetto (niente meroleggiamenti o esagerazioni) ha saputo scaldarmi il cuore.
Della trama potrei disquisire per ore, ma quì farò solo qualche accenno, perchè è bello scoprirla man mano che la vedi, non spoilerarti cose, Circle ha il dono di farti sentire ciò che sentono i protagonisti, di farti essere lì con loro, non farò anticipazioni, o quasi.
Ho scoperto che gli autori sono ben 4, e lungi dal creare confusione, questa trama scritta a 8 mani ha invece saputo rispondere ad ogni interrogativo, ad ogni incertezza, le domande non sono rimaste senza spiegazione, e se qualcosa è rimasto fuori è stata una scelta giusta e ponderata.
Dopo averlo visto non ti senti presa in giro, hai un bellissimo affresco completo, dal quale non mancano dei pezzi, e semmai l'unica cosa che ti dispiace è che sia finito, ne vorresti ancora. Ma chissà che non ci accontentino, se faranno una seconda serie io la seguirò in prima fila. Non penso accadrà perchè in Corea è difficile fare cose seriali, ma sembrava anche che non avremmo mai visto la vera fantascienza, e invece... Non che il drama non sia concluso, anzi, ha una conclusione perfetta, ma si lascia una porta aperta anche per un eventuale seguito (già richiesto da ogni parte), perciò mai dire mai.
Lodi e rispetto alle scenografie, al mondo del 2037 presentato in maniera credibile. Non come è oggi ma neanche troppo diverso, perchè alla fine 20 anni non sono secoli e la società non si stravolge in così poco tempo. Oggi non è poi tanto diverso da vent'anni fa, ho vissuto entrambi i periodi e in 20 anni non è cambiato tutto, non usiamo spade laser o astronavi, la auto ci sono sempre. Certo molte cose sono cambiate, ma non ci sono stati stravolgimenti. Insomma Circle giustamente presenta una fantascienza ben pensata ma non estrema, che alterna cose oggi impossibili ad altre possibilissime.
Bravi e intensi gli interpreti, li seguirò di certo da ora in poi, e dialoghi intelligenti e non banali.
Lo consiglio a tutti Circle? Forse no, se non siete disposti a PENSARE mentre guardate un drama, ad usare anche il cervello e non solo il cuore, se non vi interessa una storia che non si basa sul romance, allora lasciate perdere. Ma se volete una signora trama, personaggi indimenticabili, riflettere su quello che vedete, allora sì, Circle fa per voi.
Meraviglioso.
Ho adorato la conclusione, è stato magnifico vedere come tutti i tasselli del puzzle andavano al loro posto, lodi agli autori che hanno saputo maneggiare al meglio una storia tanto complessa e ricca di risvolti senza scordarsi i pezzi e chiarendo man mano tutto.
L'unico elemento che resta in sospeso (ma è una cosa voluta) è Byul, l'alieno.
Perchè era venuta sulla Terra? E ora, la sua gente sta tornando?
Sì. L'ultima scena è molto chiara.
Byul non ricorda, e forse non ricorderà mai il suo passato alieno, ma ha "sentito" che la sua gente stava arrivando di nuovo.
Perchè? Quegli alieni erano già stati sulla Terra, in piccoli gruppi è evidente, uno quì uno lì, a mischiarsi ai terrestri per... Un test? Siamo stati messi alla prova con una nuova tecnologia e avendo malamente non superato l'esame ora loro vengono a riprendersela e a punirci?
"Vi abbiamo dato questo e voi l'avete rovinato." Potrebbe esserci una invasione alle porte, a questo punto. Ci sarebbe tutto lo spezio per una seconda serie.
Bellissima la parte di Woo Jin Calcolatore 3 (e non circolatore, quello è stato un errore di traduzione, lo leggevo su Dramabeans che vede il drama in originale). Un clone quindi, anzi il terzo clone. Ha senso, Woo Jin era troppo importante per Human B, l'unico in grado di mettere in moto il sistema, e dopo l'incidente non è vissuto a lungo. Quindi era necessario tentare il tutto per tutto. Prima un clone, poi un altro, ma evidentemente non vivevano a lungo - anche se sempre sedati e inconsapevoli del mondo intorno - quindi vai di prove e controprove. Fino ad ottenere l'odierno Woo Jin, una versione sana e stabile, coi ricordi del ragazzo e l'aspetto che aveva vent'anni prima. Non sappiamo quanto vivrà, non è un clone di adesso, è un clone del futuro, quindi non si sa. E non ha poi molta importanza, è vivo, ha ritrovato suo fratello, è libero. Questo conta. Anche se ora Beom Gyun è davvero "il fratello maggiore". Ma Woo Jin ha dato tutto per il fratello e Buyl, meritava di essere finalmente felice.
E Beom Gyun è l'altra metà di questa medaglia, anche lui ha dato tutto per il fratello. Pur senza memoria, solo coi ricordi di Woo Jin, dopo 10 anni di coma dopo l'operazione per togliere il verme (ecco spiegata quella discrepanza di tempi) ha lottato contro tutto e tutti per riavere il fratello con sè, per liberarlo, per dargli una nuova vita. E finalmente anche i suoi ricordi stanno tornando. Un personaggio magnifico il suo. Comprensibile il momento di sbandamento avuto quando capisce che l'amato fratello è un clone, mi sarei stupita se non avesse provato un attimo di confusione, e poi la comprensione, quello E' Woo Jin. Non importa se il corpo è un clone, la mente è quella, e i ricordi, la memoria, ci rendono ciò che siamo, l'involucro che contiene il nostro io non è poi così importante.
Temevo la tragedia, temevo il solito finale di cavolo coreano in cui muoiono tutti (si sa quanto amino fare conclusioni così), ma per fortuna non è successo, ho adorato la chiusura della storia.