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| Alla fine c'è qualcuno tra voi che l'ha completato, con tutti i sottotitoli?
Dal canto mio, mi permetto di consigliarlo caldamente. E' una storia bellissima, toccante e che stimola la riflessione dall'inizio fino alla fine. A chi teme che possa risultare pesante a causa del tema che affronta, dico che invece non scade mai nel melodrammatico, che c'è anche tanta gioia e persino del romanticismo.
E' recitato benissimo e soprattutto è diretto molto bene, con un magnifico uso dei colori e del simbolismo, con riferimenti a Freud, Chagall, Klimt, Epicuro.
Il mio consiglio, a chi volesse guardarlo, è di valutare non tanto gli eventi, quanto il ruolo di ciascun personaggio in termini di "normalità" e di raggiungimento della felicità. Se vi aspettate un arco narrativo per ciascuno dei personaggi, non lo troverete. Questo è il genere di drama che affronta una tematica, più che una storia.
Io l'ho adorato e gli ho dato 10.
Non è un voto imparziale (ma quando mai lo è?). L'aspetto "normalità" mi sta molto a cuore e quanto a Yamapi, sono e sempre sarò dell'idea che sa esprimere moltissimo con gli occhi e la semplice presenza scenica. Le critiche alla sua recitazione non mi smuovono dalla mia posizione: secondo me è un bravo attore e in Algernon lo dimostra più che mai.
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