Non hai bisogno di spiegarmi il perché ti sia piaciuto il finale, infatti ho detto che posso comprenderlo ma il farselo piacere o meno è una cosa che va al di là della mera comprensione, dipende appunto dallo spettatore, comunque:
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Già dalla ventiduesima puntata avevo capito che per lui c'era solo un'alternativa: la morte
Ecco, per me invece il concetto della "sua morte", come se se lo dovesse meritare per quello che ha GIUSTAMENTE fatto, è semplicemente assurdo, proprio perché io avrei fatto di ben peggio, stra-convinto di non dovermi pentire di niente dopo tutto quello che mi è stato fatto. Finito il tutto tornerei dalla mia tipa e lo farei avendo come dolore nel cuore solo il ricordo dei cari che mi sono stati portati via, non avrei alcun pentimento per ciò che ho causato con la mia vendetta lecita (il dispiacere sarebbe solo per il problema causato ad Heesu, anche se ormai non ci si poteva fare più niente e inoltre si era già preso un parziale "risarcimento" sferrando la coltellata al protagonista).
CITAZIONE
perchè guarda non c'era altra soluzione oltre a quella per come le cose si erano messe.
Non dire così, dai
Di soluzioni per me ce ne erano altre, si tratta solo di come la può vedere chi guarda il drama, la cosa non è in alcun modo oggettiva, è dannatamente soggettiva, fermo restando che da un punto di vista logico di come è stata impostata la narrativa fin dall'inizio e del perché ti sia piaciuto lo comprendo in toto.
CITAZIONE
Io l'ho trovato un finale semplicemente perefetto
Mai dubitato, l'hai sempre detto fin dall'inizio, questione di gusti.
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non della fantastica e originalissima mossa del protagonista di falsificare la lettera, diretta al patrigno, di addio della madre
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Ehm....no, forse hai perso il passaggio: la lettera ERA della madre.
Cazzo, è vero! Come unico sospetto che la lettera fosse stata veramente scritta dalla madre c'era il fatto che vicino alla lettera lasciata c'era l'anello matrimoniale, mentre mi ero del tutto perso quando esce dalla casa (e la guarda stranamente) il fratellastro (segretario di Icheol, appunto) di Dongchan. Mi sa che in quel momento stavo mangiando una patatina troppo grossa che ha oscurato il monitor (per non parlare del fatto che quella puntata era l'ultima di 7 viste di fila una dietro l'altra...)
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Sinceramente io avevo capito da un pezzo che il burattinaio era Icheol, la scrittrice ha lasciato moltissimi indizi nel corso delle puntate.
Non concordo. Non c'è alcun indizio che prima di puntata 15-16 (cioè anche prima che facesse il discorso al figliastro sull'amicizia con il suo vero padre, ecc.) indicasse in modo lampante che Icheol fosse coinvolto a TAL livello. Tutto quello che ha fatto/detto, tutti i suoi comportamenti con il figliastro (e con la gente che gli stava accanto, come il segretari Ahn) per accertarsi che fosse veramente lui (dopo che lo aveva visto così cambiato dopo il viaggio), ecc., avevano una loro chiarissima e logica giustificazione (agli occhi di chi ha guardato il drama fino a quel punto), ovvero la paura di Icheol che venisse scoperto tutto il fattaccio e che quindi potesse andarci di mezzo non solo penalmente con i suoi due amici, ma anche e soprattutto con la famiglia (che amava tanto, soprattutto la moglie). Inoltre tutto questo suo investigare era anche giustificato (sempre agli occhi dello spettatore) dal fatto che lui era messo in condizioni ben migliori, rispetto ai suoi due amici "di merende", di rilevare tutta una serie di cambiamenti del figliastro proprio perché ci viveva insieme.
Ecco, fino ad allora si poteva oggettivamente solo supporre il discorso "burattinaio" e magari anche azzeccare per chi è già esperto (io non lo sono) di drama coreani e quindi di loro psicologia (per esempio con i film americani, che sono quelli che ho visto di più nel mio passato cinematografico, non è difficile capire subito come andrà a finire, sono fatti con una psicologia spiccia e i falsi colpi di scena e/o quelli preparati troppo a tavolino, si riconoscono subito per come vengono "telefonati").
La questione di Icheol e come è stata trattata è per me uno dei punti forti del drama, infinitamente meglio di certi intollerabili (comprensibili, certo, ma intollerabili per come la vedo io) "sensi di colpa".
Dopo un tal livello di crudeltà nei confronti della propria famiglia, imho è più che lecito colpire duro, fino in fondo, senza un minimo di pietà e senza rimpianti (altrimenti ci potevi pensare prima di mettere in atto la vendetta), dritti fino alla meta e se poi questo risultasse incomprensibile a colei che ami, vuol dire che lei non ti merita perché non ha cercato di attuare nemmeno un minimo di empatia, soprattutto nei confronti di chi si ama. Quello che ha fatto il protagonista era una cosa che lui doveva e si stra-sentiva di fare, un qualcosa che in quel momento aveva una priorità ben maggiore di quella di vivere con la sua Eunha. Ovvio che le cose cambino, che certe azioni ti segnino, ma questo è del tutto normale quando si SCEGLIE di intraprendere una certa strada e se questa è una strada che, per quanto scomoda, ha le sue più che giuste giustificazioni, allora non deve esistere alcuna "espiazione" o "redenzione" di ciò che si è fatto (non c'è niente da fare, sono un fedele del "no retreat, no surrender"), si deve solo andare avanti senza voltarsi indietro.
Naturalmente sono sempre e solo punti di vista (quelli che contano nelle fiction), e in quanto tali soggettivi, ma ci siamo capiti, non c'è più alcun bisogno di spiegarci del perché la si pensi in un modo o nell'altro