Finalmente, dopo averlo stoppato anni fa nell'attesa del mood giusto, ho ripreso questo drama e sono riuscita a concluderlo
La bellezza della scenografia, OST e bravura degli attori è già stata egregiamente lodata e non voglio ripeterlo...però l'amore e la comprensione che ho provato per i tre fratelli, va citata
Tre figure nettamente distinte e sapientemente caratterizzate.
Sono l'unica ad aver provato un'enorme tenerezza per il più piccolo, Ryo? A me è piaciuto da matti il suo personaggio, può risultare il meno affascinante psicologicamente parlando
con la sua calma e remissione apparente ma il suo voler sapere, lo smarrimento e il suo non conoscersi, mi hanno stregata
Ammetto di aver spesso sospettato di lui proprio perché era il meno sospettabile
Per Mitsuru ho provato una pena continua
come carattere è quello che forse mi è piaciuto meno degli altri, il più limpido nel suo modo di agire e pensare
odia il padre con tutto sè stesso e non lo nasconde in nessun modo. In un certo senso era il meno interessante dei tre proprio per la sua mancanza di sfumature...non ho mai sospettato di lui infatti
ma l'attore ha un qualcosa di magnetico che mi ha colpita molto.
Isao è certamente il più ambiguo e complesso
Inutile dire che praticamente fino alla fine
ho pensato che fosse lui l'assassino (fino a quando la domestica nomina un quarto fratello e allora, per esclusione ci sono arrivata)
Il colpo di scena mi è piaciuto molto ed è stato totalmente inaspettato ma molto plausibile, tanto che mi sono chiesta come non
avessi fatto a pensarci. Quello schifoso d'uomo avrà sparso figli in tutto il Giappone. Però la sorpresa più grande per me, è stata la scoperta dell'innocenza di tutti e tre i fratelli
Per un attimo mi sono addirittura sentita delusa " ma come, con tutto quello che hanno covato e sopportato loro, arriva un'altro a fare fuori il padre?"
Però è durato un nanosecondo questo pensiero, la bellezza della forza psicologica di questi tre ragazzi mi ha commossa, il loro estremo autocontrollo che gli impedito di superare la linea e gli ha permesso di voltare a pagina in totale libertà.
La scena di chiusura poi è stata una delle più significative che abbia visto negli ultimi anni, il fatto
che abbiano lasciato il quadro mi dà l'impressione che siano riusciti a sconfiggere completamente il fantasma del padre... il ritratto troneggiava nel salotto come simbolo dell'autorità paterna, la sua malignità e il potere psicologico che aveva sui figli continuava ancora dopo la morte ma il lasciarlo lì solo, svettare in una casa ormai vuota, è stata la loro rivalsa
Davvero un drama ben fatto, con un ritmo serrato e una sceneggiatura intelligente e fluida nonostante il tema tutt'altro che leggero. Perfetta la condensazione dei tempi che non ha smorzato la tensione nè affrettato le conclusioni. E' stato un bellissimo e doloroso viaggio nella mente di questi tre fratelli e di certo non è una visione che viene dimenticata facilmente. Da vedere senza ombra di dubbio