Eccomi.
Dopo... quanto tempo? mmm... 2 anni? ritorno nuovamente al Giappone con questo dramino.
In verità il genere scolastico, con protagonisti al massimo universitari alle prime armi, da qualche tempo mi ha un po' stufato e se ho deciso di vedere questo drama è perchè 1. sono in cerca di qualcosa che mi dia un'emozione, ma sia anche un po' cervellotica 2. perchè stra-adoro Ashihara sensei, ho amato alla follia Sunadokei
di cui ho visto anche il film e perfino il j-drama esclusivamente RAW, ho letto varie sue raccolte di storie brevi, insomma quest'autrice mi piace moltissimo per le vicende quotidiane, ma profonde che sa raccontare e il tocco introspettivo che dà ai suoi personaggi.
Per quanto riguarda Piece, non leggendo manga da un po', non ne conoscevo ancora la storia (ma la recupererò!), però guardando adesso il drama, il marchio di fabbrica Ashihara si fa subito avvertire... sebbene finora abbia visto solo 3 puntate che ripercorrono in flashback il recente passato dei protagonisti, l’impianto narrativo, i dialoghi, le situazioni, tendono chiaramente alla riflessione e all’approfondimento intimista ed è inutile dire che è una cosa che ho subito apprezzato.
Lei, Mizuho, mi piace tantissimo
, anzi mi ci identifico quasi, perché è apparentemente fredda e diligente, usa sempre la razionalità, fa la cosa giusta al momento giusto, finisce i compiti per le vacanze prima del tempo, ma è anche capace di salire sull’autobus sbagliato quando incontra qualcuno che vive in maniera opposta alla sua e la coinvolge nel suo mondo. Bellissima infatti è la metafora dell’autobus usata per delineare la personalità dei personaggi (e io infatti credo di essere il tipo 3, ma data la mia testardaggine e incoscienza, anche il tipo 4 a volte
) e ancora più la scena della pozzanghera, quando
finalmente, dopo essere stata combattuta sul da farsi, lei decide di mettere da parte l’ansia di ciò che è giusto e ciò che non lo è, e sceglie di seguire solo l’istinto e di lasciarsi trasportare dalle emozioni che per la prima volta prova con tanta intensità.
Lui invece, Narumi, mi ha colpito molto meno, e anzi sono in attesa di farmerlo piacere almeno un pochetto.
Innanzitutto fisicamente non mi convince affatto, troppo ossuto, troppo spigoloso e con lineamenti "strani" (e se penso che Yuma è il ragazzetto di Koishite Akuma, drama la cui visione disastrosa mi ha fatto addormentare alla prima puntata, senza finirla, per ben 3 volte mi vengono i brividi
), ma al di là di ciò è il personaggio che non mi ha coinvolta più di tanto, insomma non ne ho colto il fascino e l’enigmaticità.
In realtà mi ricorda molto Yano di Bokura Ga Ita, cioè è il tipico ragazzo in apparenza farfallone, superficiale e allegrotto, ma in realtà tormentato e con un trauma alle spalle, per cui sin dall’inizio ci avrei giurato che la poco presente famiglia avesse qualche responsabilità nell’averlo fatto diventare un tipo così poco ligio alle regole e infatti nella 3 si scopre l’arcano, ossia che...
la madre è una pazza che sin dall’infanzia ha usato il figlio come cavia per i suoi studi psichiatrici, filmandolo e controllandolo fino all’ossessione.
Cioè, per ora il personaggio di Narumi non mi ha sorpreso con nulla di veramente eclatante… vedremo poi.
Quanto al rapporto fra Suga e Narumi , mi piace la complicità che si instaura quasi a pelle fra loro, sebbene fino a quel momento avessero vissuto in maniera diametralmente opposta, e belle le scene in cui
i 2 dormono abbracciati sul letto, o meglio è lui che dorme e lei lo guarda quasi rapita.
Però ammetto di non aver afferrato bene il processo emotivo con cui Mizuho s’innamora di Narumi,
D’accordo che quello che ci viene mostrato all’inizio è solo la back story e quindi fra loro tutto è ancora in definirsi, capisco anche che quando si è giovani e inesperti certe sensazioni vengono fuori senza controllo come un tornado, però ho trovato un po’ frettoloso
lo svilupparsi dei sentimenti di lei fino ad arrivare alla coscienza di essere innamorata e di volerlo a tutti i costi, perché immagino che per Mizuho sia stato un passo di una difficoltà ENORME, quasi un tuffo nel vuoto, decidere di abbandonare ogni tentennamento e volersi lasciare trasportare da Narumi
e boh, mi è sembrato che tutto sia avvenuto troppo in fretta per avvertire, io da spettarice, davvero la complessità della sua scelta e rimanerne pienamente coinvolta.
Comunque spero che davvero questo drama celi parecchie sorprese come dite… dalla 4 mi pare di capire che cambieranno un po’ di cose, quindi proseguo fiduciosa, anche perché le puntate da 20 minuti scorrono via in un battibaleno, anche troppo imho.
Ah, dimenticavo: molto bella la OST!