il finale tragico non è dovuto ai visti e rivisti incidenti, malattie terminali, sfighe varie e necessarie, ma è un finale che i tre protagonisti hanno voluto a ogni costo. Mi rendo contro che questa non è una serie che tutti possono apprezzare, ma WHIB ha puntato TUTTO sulle passioni, tutto sul vortice vertiginoso che s'è andato lentamente a creare tra i tre personaggi principali (la quarta se ne è trovata esclusa da un certo punto in poi e comunque ha saputo tirarsene fuori prima che fosse troppo tardi), secondo me tutti e tre molto umani e caratterizzati molto bene. Il personaggio di Ji Sub non me la sentirei di definirlo migliore o più normale degli altri, uno che reprime la manifestazione dei propri sentimenti, pensieri, la tranquellità di un'esistenza accanto ad una donna che amava...in nome di cosa? di una vendetta in cui, alla fine, non credeva più nemmeno lui, di una rivincita verso un mondo ingiusto che non lasciava spazio alla gente povera e per bene se non solo per sfruttarla, un uomo che si corrompe e medita la rovina dell'avversario e per farlo è disposto a perdere anche tutto e infatti perde tutto.
Secondo me è alquanto uno psicopatico!
Lei poi è l'emblema dell'incoerenza, una donna che per soldi calpesta la propria dignità, si lascia picchiare, insultare, umiliare, ma che diamine sempre meglio che arrivare a fine mese e non avere da mangiare o qualche soldo per comprarsi un paio di scarpe nuove e decenti, trovarsi senz'acqua calda o elettricità perchè non si è riusciti a pagare la bolletta, visti gli sperperi di un fratello che è un emerito deficiente. Anche il ragazzino ricco è riuscito bene, anche se indubbiamente (e volutamente a mio parere) caricato: un bambinone cresciuto (bellissima la scena di lui che si addormenta sulla scrivania coi fogli appiccicati alla guancia per la bavetta del sonno!
Il ragazzino ricco e viziato, immaturo ma anche innocente (il personaggio interpretato da Ji Sub era invece tutt'altro che innocente
) nel suo dare tutto per scontato, per dare come dovuto i privilegi con cui è nato e che, poi capirà, per poterli mantenere dovrà invece scontrarsi con la dura realtà di gettare nella spazzatura la propria vita, trasformandosi in un uomo vuoto e senza sogni, solo incubi del passato perduto, che lo ossessionano fino a renderlo un pazzo di gelosia, fino a renderlo un assassino. Un omicidio per passione, una trama ed un'ambientazione claustrofobica, che ben rappresenta a mio parere il circolo vizioso in cui erano scivolati, volutamente, i protagonisti e da cui non potevano nè volevano più uscire. Un drama particolare a mio parere, genere melò indubbiamente, ma a suo tempo lo avevo abbastanza apprezzato e ancora oggi mi piace annoverarlo tra i drama meglio strutturati che ho visto in questi anni.