, pensavo di non finire più.
Ok, mi sento una pervertita. XDDD
che nel drama mettano queste scene, almeno questa se ce la mettono la censureranno in un modo assurdo. XDDDD
C – Yoon Hee, Sun Joon, Jae Shin, e l’Albero. XDDD
[Yoon Hee e Sun Joon sono nella loro camera, a contemplare la lunga assenza di Jae Shin.]
Sun Joon chiude il suo libro e stende a terra le coperte, anche quelle di Jae Shin, nel caso lui torni. Sospira guardando il suo posto vuoto – Jae Shin è sparito da circa 10 giorni. “Non pensare che non torni a causa tua.” dice Yoon Shik (Yoon Hee).
“Come fai a saperlo?”
“Uh… be’, so solo che non è così intollerante.”
Yoon Hee gli sorride per confortarlo ma lui evita il suo sguardo e si cambia, pronto ad andare a dormire. Si infila sotto le coperte e chiede “Vai di nuovo a dormire tardi?”
“Sì, ho intenzione di dare un’altra occhiata a questo. Non ho avuto tempo prima per via di quell’altro studente…”
“Ah, lo studente che voleva vedere i tuoi scritti. Vorrei proprio vederli anch’io.”
“Non sono chissà che…”
“Ma non lavorare troppo, è già molto tardi.”
Yoon Hee risponde che ci sono così tanti esami per cui studiare, al che Sun Joo risponde che è già molto bravo (si riferisce a Yoon Shik/Yoon Hee, ancora non sa che è una donna).
Yoon Hee risponde che non è brava abbastanza per gli occhi del Re (il giorno dopo ci sarebbe stata una visita del Re che avrebbe letto e tenuto l’esame).
“Comunque, che farà Gul-oh (Jae Shin) Sunbae se fallisce l’esame?”
Non lo sa neanche Sun Joon e risponde di non preoccuparsi troppo e di non innervosirsi troppo il giorno dopo di fronte al Re. Si sistema per dormire.
Yoon Hee pensa che è sempre così perfettamente puntuale. Come può uno andare sempre a dormire e svegliarsi alla stessa ora ogni notte e mattina? Lancia occhiate al suo viso addormentato.
L’ombra dell’albero ginco del campus mostra la figura di una persona umana – è Jae Shin. Jae Shin guarda in direzione di DongJae e conta le porte finché non trova la sua stanza. Nota che la stanza è ancora illumitata dalla luce di una candela e realizza che Yoon Hee non sta ancora dormendo. Si riposa in cima all’albero, guardando in direzione della stanza, in modo talmente profondo come se stesse guardando lei. (Jae Shin ha scoperto che Yoon Shik è in realtà Yoon Hee, una donna)
Yoon Hee per impedire a sé stessa di continuare a guardare il viso di Sun Joon, spegne la luce, ma la luna è talmente luminosa che riesce ancora a vedere bene il suo viso. Decide allora di chiudere gli occhi a questo punto, e fa per mettersi sotto le coperte. Ma una volta infilatasi sotto le coperte, la sua mano sfiora quella di Sun Joon. Quest’ultimo, che sembra dormire profondamente, non ha alcuna reazione, così Yoon Hee coglie l’occasione per continuare a toccare la sua mano. È talmente calda che potrebbe piangere. Tocca dito per dito, persino il suo palmo. Gli stringe il pollice e tira fuori la testa dalle coperte per guardarlo in viso. Pensa “Il suo viso è così vicino. Il viso che un giorno mi mancherà perché non potremo più vederci, ora è così vicino al mio.”
Gli tocca la fronte, poi il naso, e poi con le dita gli tocca le labbra come se lo stesse baciando. È incantata dal suo tocco e si chiede che differenza ci sia dal solo guardare. Prima di rispondersi, sta lentamente poggiando le sue labbra su quelle di lui, vuole sapere cosa si prova a toccarlo con le sue labbra e non con le dita. Bilanciando il suo peso sopra di lui, gli ruba un bacio. E come credeva, la sensazione delle labbra è completamente differente da quella delle dita.
Jae Shin avendo notato le luci spente, inizia a lanciare sassolini alla porta. Yoon Hee che ha appena baciato Sun Joon si alza di colpo, sorpresa. Apre la porta e davanti a lei appare Jae Shin che sussurra “vieni fuori, giochiamo”. Yoon Hee urla il più piano possibile “hai la minima idea di quanto ci siamo preoccupati per te?”
Si assicura che lui stia bene e sembra star bene (indossa persino dei nuovi vestiti! Magari per impressionare una certa persona?).
Lui si avvicina a lei e dice “Ti ho detto di venire fuori! Non è triste lasciare che una notte così ben illuminata passi via così?”
Yoon Hee prova a protestare, menzionando l’esame del giorno dopo, ma lui la porta via con la forza.
"A-aspetta!"
"Shh! Sveglierai Garang (Sun Joon).”
Jae Shin gli mette le sue scarpe ai piedi e la trascina via rimanendo a piedi nudi.
“Voglio farti vedere una cosa. Vieni.”
Non appena Yoon Hee e Jae Shin se ne vanno, Sun Joon apre lentamente gli occhi.
Guarda la sua mano, che ora trema. Riesce ancora a ricordare il suo tocco.
Si sfiora le labbra con la mano e il suo cuore inizia a battere velocissimo.
Yoon Hee, mentre viene trascinata, chiede piano a Jae Shin “Sei guarito? Dove sei stato? Non è un problema per te muoverti così?”
”Tu parli troppo, mi muovo perché sto bene. Se fossi morto come potrei trascinarti in questa maniera?”
“Perché non sei tornato prima? Dovresti pensare anche a coloro che si preoccupano per te.”
“Ti ho chiesto di preoccuparti per me? Non arrabbiarti tanto per una cosa che non ti ho neanche chiesto di fare.”
“Sei scomparso in quello stato! Come potevo non preoccuparmi?”
“Shh! Come faccio a farti chiudere quella bocca? Devo tappartela con la mia?”
Yoon Hee si ammutolisce, ma è felice di poterlo sentire scherzare di nuovo. Jae Shin la porta all’enorme albero ginco e la issa su. Lei dice che non sa arrampicarsi sugli alberi e lui le offre le sue spalle finché lei non si aggrappa ad un ramo. Jae Shin si arrampica dietro di lei spingendola su, e continuano così finché non arrivano molto in alto sull’albero.
Yoon Hee si sporge per vedere come le sembra il mondo, grazie alla luminosa luna riesce a vedere tutta SungKyunKwan, e persino il palazzo lontano. Jae Shin è soddisfatto guardando l’espressione ammirata di lei e dice “Ti avevo detto che te ne saresti pentito se non mi avessi seguito.” (gli parla come se fosse un maschio perché Yoon Hee non sa che Jae Shin sa che lei è una donna)
"Grazie, mi sta facendo passare tutta la frustrazione.”
“Sei frustrato? Perché?”
Yoon Hee non risponde. Jae Shin dice “Qui sopra puoi vedere tutto ciò che non riesci a vedere da là sotto. E riesci anche a sentire. Chiudi gli occhi.”
Yoon Hee chiude gli occhi, e riesce a sentire il rumore del vento, degli animali notturni, dell’acqua… e qualcos’altro che non riesce bene a distinguere.
“Riesci a sentirlo? Quello è il suono del respiro di SungKyunKwan."
Yoon Hee pensa che se quel posto potesse respirare potrebbe anche arrabbiarsi. Ripensa a ciò che ha appena fatto a Sun Joon e se quel posto fosse vivo, l’avrebbe punita. Cerca di tornare alla realtà.
"Ah! Riguardo l’esame di domani.."
"Lo so, probabilmente fallirò di nuovo. Non è nulla di nuovo, neanche per il Re.
"Ma la tua famiglia… non hanno grandi aspettative per te?”
"Saper scrivere poche parole non ti rende una persona importante. È inutile, tutto quanto.”
Jae Shin osserva l’università e continua.
"...è ciò che pensavo prima di incontrare Garang (Sun Joon). Dopo che l’ho incontrato, ho capito che puoi scrivere senza dubbio alcune parole con il giusto pensiero, non con il cervello. Le parole non sono poi così inutili dopotutto. È sorprendente, devo ammettere che lui è diverso. Se non fosse stato per lui sarei rimasto qui per sempre senza capirlo. Non osare dirgli che te l’ho detto.”
Yoon Hee sorride e fa cenno di sì con la testa.
Jae Shin dice a bassa voce “Deve piacerti, vero?”
"Cosa?"
"Niente."
Jae Shin fissa lo sguardo lontano e mormora “Ah, odio Garang (Sun Joon). Non posso farci niente, ma lo odio…”
Yoon Hee ringrazia Jae Shin per averla riportata in camera la notta della festa della vittoria, poi chiede “Ho fatto… qualcosa?”
“Svenire per strada non è già qualcosa?”
“Ah, mi stavo solo chiedendo… perché mi hai lasciato in stanza in quel modo. Mi sono svegliato con gli stessi vestiti addosso…” (parla al maschile perché si finge maschio eh!)
“Ma tua guarda, stai dicendo che avrei dovuto pure cambiarti? Ti ho portato nella tua stanza anche se volevo abbandonarti per strada!”
“No, non intendevo quello. Solo che… grazie.”
“Ma immagino che un giorno dovrò dare un’occhiata a quella tua cosa grande!”
(il soprannome di Yoon Hee è Daemul che letteralmente significa “grande tesoro” ma più o meno implica “grande pene”. LOL. Le viene dato questo soprannome perché è stata l’unica ad ottenere l’affetto di Cho Sun, la cortigiana)
Jae Shin scoppia a ridere, dopo averlo detto si è reso conto dell’assurdità della cosa. La persona che tutti credono che abbia il pene più grande è in realtà una donna! Com’è potuto anche solo partire quel pettegolezzo? Per le risate gli sono venute addirittura le lacrime.
“Perché ridi così tanto?”
“Ah stavo solo pensando al combattimento sul ring” (finge di essersi fatto male durante un combattimento sul ring sul quale la gente scommette)
“Menti quando dici che vai in quei posti, vero?”
Jae Shin tossisce. “Cosa? Mento?”
“Sì, Garang Hyungnim (Sun Joon) ha detto che non sei il tipo che va in quei posti.”
“Credi a tutto quello che dice Garang, dannazione!”
Jae Shin, di colpo arrabbiato, scende dall’albero.
Yoon Hee lo segue piano piano reggendosi ai rami ma arriva in un punto dove non riesce più a scendere.
“Non puoi lasciarmi qui così! Come faccio a scendere?”
Jae Shin la guarda da terra “Se salti da lì, potresti romperti qualcosa.”
“Potresti offrirmi la tua spalla, come prima…”
“Non ho mai detto che ti avrei aiutato a scendere.”
Jae Shin si volta e si dirige in direzione delle stanze e urla un’ultima cosa “A proposito, è vietato arrampicarsi sugli alberi nel campus. Non farti beccare!”
“C-c-cosa!? Aspetta!”
Yoon Hee rimane attaccata sull’albero.
“Mi chiedevo perché fosse così carino con me! Se riesco a scendere la prima cosa che faccio è darti un calcio dove ti sei fatto male.”
Jae Shin arriva alla porta della sua stanza e vede che Sun Joon sta aspettando fuori, guardandosi intorno.
“Sono tornato, non mi saluti?” dice Jae Shin.
“Sì, riguardo quella volta…”
“Quella volta, ti ho colpito prima io. Quindi dovrei chiederti scusa, giusto?”
“No, mi dispiace.”
“Ad ogni modo, non me ne sono andato a causa tua. Ho provato a tornare ma c’erano delle cose di cui dovevo occuparmi.”
Sun Joon sorride.
“Non stavi dormendo?”
“Mi sono svegliato e Daemul (Yoon Shik/Yoon Hee) non c’era, così sono uscito a cercarlo.”
“Pensi che l’abbiano rapito o cosa? Forse qualche donna l’ha trascinato via. Mmm, ma le sue scarpe sono qui, quindi immagino che non c’è motivo di preoccuparsi.”
Sun Joon sa che sta mentendo, è stato Jae Shin a portare via Yoon Shik (Yoon Hee) ma è tornato da solo. Dove l’ha lasciato?
“Dov’è?”
“Che ne so io?”
“Dov’è lui!”
“Perché me lo chiedi? Pensi che lo sappia?”
“Dov’è?!”
L’ulro di Sun Joon è freddo, ma non abbastanza alto da svegliare gli altri.
“Ahhh eri sveglio. L’ho lasciato appeso ad un albero.”
Sun Joon afferra il braccio di Jae Shin “Un albero? Quale albero?”
Jae Shin si libera dalla stretta di Sun Joon e si dirige verso la stanza dicendo “cercatelo da solo, tanto non riuscirà a scendere da quell’albero da solo.”
Jae Shin si sbatte la porta alle spalle pensando che forse dovebbe dire della vera identità di Yoon Hee a Sun Joon.
Sun Joon si affretta in direzione dell’albero più alto di Daesungjeon. Yoon Hee lo vede arrivare ed è talmente sorpresa di vederlo sveglio che rimane senza voce, incapace di chiamarlo. Sun Joon la sta chiamando e Yoon Hee torna alla realtà.
“Garang hyungnim! Sono qui!”
Sun Joon lo (la) trova.
Preoccupata, Yoon Hee chiede “non… non stavi dormendo?”
“Mi sono svegliato e tu non c’eri, così non potevo tornare a dormire. Le tue scarpe erano lì, ero preoccupato.”
Grazie a Dio, pensa lei.
È certa che non fosse sveglio quando l’ha baciato.
“Salta giù, ti prendo io.”
“Potresti farti male.”
“Non ti fidi di me?”
Yoon Hee guarda giù e sorride. “Gul-oh Sahyung (Jae Shin) ha ragione. Crederei a tutto ciò che mi diresti.”
Sun Joon sembra essere in preda alla disperazione, per qualche strana ragione, alla luce della luna Yoon Shik (Yoon Hee) sembra come se potesse volare via nel cielo come se fosse una ninfa dei boschi e andarsene per sempre.
Così urla “Ti prego! Vieni giù” e a quelle parole Yoon Hee si lancia fra le braccia di Sun Joon.
Entrambi cadono a terra.
“Stai bene?”
“Stai bene?”
Ma rimangono paralizzati e scioccati quando si accorgono dell’assurda posizione in cui si trovano. Sono entrambi sdraiati a terra, lei sopra di lui e con il bacino di lui fra le gambe. Yoon Hee a quel punto prova ad alzarsi spingendo una mano contro il petto di Sun Joon e riuscendo a mettersi seduta, ma la posizione non è diventata affatto meno peccaminosa, è come se fosse seduta su un cavallo.
Sotto di lei (sotto al suo sedere) riesce a sentire la sua erezione, separata solo da alcuni strati di vestiti. La sensazione è talmente forte che le sembra quasi che la stia penetrando, tanto che non riesce a muoversi.
Sun Joon, preso in contropiede, prova anche lui ad alzarsi ma riesce anche lui solo a sedersi e lei gli finisce in grembo. La sua erezione si fa sempre più evidente, se solo lei si alzasse.
I loro occhi si incontrano ed entrambi fingono che non stia accadendo nulla, chiedendosi l’un l’altro se stanno bene.
Yoon Hee scende lentamente dal grembo di Sun Joon il quale si volta dandole le spalle per fare in modo che non si noti la sua eccitazione alle parti basse.
“È.. è tardi. Dovremmo andare a dormire.” Yoon Hee prova ad alzarsi ma Sun Joon la riporta giù.
“Rimaniamo un altro po’.”
Ma lo dice perché non è nello stato di potersi alzare, ma questo Yoon Hee non lo sa, perciò chiede “Sei ferito?”
“Ah no… è solo che… le stelle sono così belle stanotte.”
È solo una scusa, ma quando i due guardano in alto nel cielo si accorgono che le stelle sono davvero bellissime, così rimangono.
Sono seduti e le loro spalle sono poggiate l’una contro l’altra.
“Quando hai intenzione di usare il tuo desiderio?” chiede Sun Joon.
“Quale desiderio?”
“Il desiderio che ti avevo concesso.”
Se mi dici di non incontrare Hyo Eun non lo farò, pensa Sun Joon.
Vuole che sia quel desiderio, se fosse quello potrebbe semplicemente godersi il tempo con Yoon Shik (Yoon Hee) invece che passarlo con Hyo Eun.
“Se avessi un desiderio, vorrei che in futuro, quando non saremo più in questo posto, tu non mi dimenticassi. Dovrei esprimere questo desiderio?”
“Non posso accettarlo. Anche se non fosse il tuo desiderio, io non ti dimenticherò.”
Non ti dimenticherò, pensa Sun Joon. Anche se siamo di classi o partiti differenti, staremo insieme.
“Perché parli sempre come se ci dovessimo separare? Anche se non studieremo più qui, chi dice che non continueremo a vederci… Ti comporti sempre come se fossimo a corto di tempo.” dice Sun Joon.
“Non sai mai cosa potrebbe accadere.”
“Voglio un altro desiderio.”
Dovrei chiedergli di non incontrare quella donna?, pensa Yoon Hee. Ma come si giustificherebbe per quella richiesta?
"Se quel desiderio non va bene, allora al momento non ne ho un altro.”
“Puoi conservarlo e usarlo in qualsiasi momento, anche tra 10 anni o 30 anni.”
Yoon Hee chiude gli occhi “10 anni… 30 anni…”
I due tornano ai dormitori e quando entra, Yoon Hee dà un calcio al sedere di Jae Shin.
“Ma che cavolo, a chi hai dato un calcio?!” urla Jae Shin.
“Dovresti essere grato che non ti faccio altro. Hai proprio esagerato.”
I tre si sistemano per dormire e Jae Shin mormora che ha del coraggio Yoon Shik (Yoon Hee) per esser riuscito a dargli un calcio sul sedere, visto che tutti gli altri studenti hanno persino paura ad avvicinarsi a lui. Jae Shin dorme dandole le spalle e lei è sorpresa di vedere che sta dormendo in biancheria intima.
Perché?, si chiede, Anche quando fa freddo dorme sempre quasi completamente nudo. Yoon Hee pensa che forse è per coprire la ferita e si addormenta.