Questo drama l'ho AMATO, nonostante mi sia spesso caduto di stile e a mente fredda mi sia resa conto di tanti piccoli difettucci. Quattro motivi principali:
1.Oguri
2.Hiro
3.Yuriko-chan
4.tutto il resto (
)
Andiamo con ordine
Oguri è spet-ta-co-la-re! L'ho sempre amato come attore, fin dai tempi del primo Gokusen e di Stand Up, ma trovo che in questi ruoli un po' eccentrici abbia alcune fra le sue migliori interpretazioni. Sou secondo me non è un personaggio facile, rischia di cadere spesso nella “macchietta” ed è molto ricco di sfumature, passa attraverso stati di idiozia/serietà/dolore/decisione/etc ad una velocità impressionante e rendere questi passaggi in modo naturale non dev'essere facile per un attore... e invece Oguri ce la fa, riesce a rendere credibile tutti gli aspetti di questo personaggio e lo interpreta alla perfezione, oscillando fra una comicità magnifica e un'incredibile profondità di carattere.
Oltretutto mi piaceva parecchio anche il look
Punto due! Hiro è perfetto per questo genere di parti comiche, gli riescono molto meglio di ruoli più statici (penso al maggiordomo di Meichan, che anche se perfetto era... un po' rigido)... ha una mimica facciale magnifica! Nei primi episodi mi sembrava un pochino forzato, forse, un po' troppo “macchietta”... ma si è riscattato subito con delle scene favolose e un'ottima affinità recitativa con Oguri: i battibecchi fra i due sono indimenticabili, sono stata davvero contenta di questa scelta di cast.
Non lo amo molto con il pizzetto e l'aria da playboy scanzonato, ma è incredibile come il miracolo di Hiro tutto possa: sta bene con qualsiasi abbigliamento/pettinatura gli mettano addosso.
Terzo punto! Yoshitaka Yuriko-chan!
Io AMO questa donna, è talmente pucciosa che me la mangerei! L'ho amata fin da quando la vidi in Ashita no Kita Yoshio (drama eccezionale che credo abbiano visto in tre persone, e la cosa mi dispiace perchè è davvero una piccola perla), e mi aveva colpita subito proprio la sua aria coccolosa (e anche il ruolo, che era adattissimo a lei). Qui ha la stessa vocina che quasi quasi sembra finta e il suo modo un po' biascicato di recitare, l'ho trovata adattissima al personaggio e credo ne abbia dato anche una buona interpretazione. Certo, deve migliorare la sua recitazione che è ancora un po' scolastica a tratti, ma mi è piaciuta molto.
Mi avrebbe convinta ancora di più se la sceneggiatura non si fosse messa in mezzo, facendo correre il personaggio di qua e di là a fare un paio delle più grandi scemate della storia...
qualcuno ha detto “lei che va in ospedale per cercare di parlare con quello che voleva catturarla”? Ora, io capisco che certi espedienti servono per far proseguire la narrazione e far succedere qualche incidente per mandare avanti il flusso degli eventi, però... beh odio le protagoniste femminili che pensano di aiutare facendo qualcosa, pur sapendo che sia una gran cretinata, e alla fine puntualmente creano ancora più casini.
Cacchio se la polizia, che si suppone sia PROFESSIONISTA, ti dice di startene buona buonina... e fai come ti dicono, no?
Quarto punto, tutto il resto!
La trama mi ha appassionata molto, complice il fatto che non fosse un poliziesco episodico ma un'unica storia portata avanti bene dall'inizio alla fine, senza troppi buchi lungo il tragitto. A livello di sceneggiatura ci sarebbe un appunto, ovvero:
ma la famiglia di Yuki?
Nella prima metà della storia, quando si fanno ricerche sulla protagonista e compare questa fantomatica sorella dal nulla... inizialmente, siccome appare e scompare nell'arco di due episodi e poi ci si dimentica di lei, pensavo fosse un trucchetto dei cattivoni per riprendersi la ragazza... invece così non è, e ci sono rimasta un po' male.
Ci sono rimasta male perchè poi, appunto, questo personaggio sparisce, lasciando una voragine di dubbi su di se' e sulla protagonista. Mi sarebbe piaciuto vedere un po' più approfondito questo tema (il che non significa dedicarci altri mille episodi, ma tirarlo in ballo in momenti opportuni in modo da dare un po' più di spessore alla sua presenza), ma tant'è.
Il resto del cast mi è piaciuto molto, a cominciare da Nakamura-san (Jinno) che avevo riconosciuto immediatamente, dalla voce e dalla figura che, anche se nascosta, è inconfondibile.
Altra pecca secondo me è la famiglia di Sou, che ho trovato insopportabile fin dall'inizio.
Non so, mi pareva estremamente forzata come comicità, e la gag del telefono era spaventosamente ripetitiva a lungo andare. All'inizio era simpatica e i primi scambi di sguardi e battute con Maruo erano anche divertenti, ma alla lunga era sempre la stessa scena... quando la situazione comincia a farsi più seria e la storia si sviluppa, questa gag si potrebbe anche tagliare (o almeno modificare, svilupparla un po'... invece resta sempre ugualmente prevedibile
).
Bellissima la sigla iniziale, sia musicalmente sia graficamente, mentre quella finale mi è piaciuta un po' meno... non sono una grande fan degli Exile ma, a prescindere da questo, la canzone era carina però... una theme song romanticosa con video pioggerelloso si sarebbe potuta anche evitare.
In ogni caso (credo di aver dimenticato millemilla delle cose che mi son venute in mente quando ho visto questo drama
) ho amato la trama e lo sviluppo molto fluido della vicenda, ma soprattutto il personaggio di Sou che mi ha affascinata in ogni suo aspetto (sul finale mi va un po' troppo out of character, ma se non l'avesse fatto il drama sarebbe durato ancora una ventina di episodi
).
Bello! Un 8 meritato!