| Finito!  Sono emotivamente e psicologicamnte provata... l'ho finito ieri sera e da allora ho un pensiero fisso, non sono nemmeno riuscita a dormire la notte. Ma è normale che un drama faccia questo effetto?  Comunque cominciamo col dire che, nonostante lo shock che devo ancora assimilare prima di elaborare un pensiero coerente, il finale di Chuno, benchè mi abbia devastata, mi è piaciuto moltissimo.  E' il primo sageuk drama che guardo fino alla fine (per me un vero record, mi faccio i complimenti da sola  ) e anche se non ho troppi termini di paragone visto che di solito gli storici li interrompo all'inizio o al massimo a metà, questa serie ha davvero una marcia in più e la sua forza risiede tutta nei personaggi , davvero splendidi e avvincenti.  Oddio, la sceneggiatura non è che sia esente da difetti e da sbavature, anche piuttosto evitabili, inoltre più volte ho riscontrato pecche nella verosimiglianza e coerenza della storia... giusto per citare alcuni punti più rilevanti che non mi sono quadrati:  - com'è possibile che Dae Gil catturi Tae Ha dopo un durissimo scontro a 2 e poi quest'ultimo, generale imbattibile in combattimento, non opponga minima resistenza, si arrenda senza reagire e si faccia trascinare davanti ai suoi aguzzini come un agnellino sacrificale? - perchè il killer Cheong Wool dopo aver assassinato senza pietà mezza Joseon chiunque si trovasse sulla sua strada, aggredisce i 2 Chuno compagni di Daegil, ma poi li risparmia, non li uccide e miracolosamente questi poi si salavano? (cosa di cui non mi lamento perché stavo troppo male all'idea che fossero morti, però dai, obiettivamente non è credibile!) - è normale che Daegil condannato a morte sulla forca, venga tirato su per essere impiccato, e rimanga penzoloni per un bel po', ma poi Tae Ha taglia il cappio e lui da quasi morto o moribondo ormai cianotico, “resuscita” e immediatamente si mette a combattere e a tirar calci e pugni che nemmeno Superman saprebbe far di meglio? - e la tanto contesa Eonnyun, sempre bella ed eterea perfino da schiava, è allegramente bigama o no? Tutto si dice di lei, tranne che fine ha fatto il marito e il clan dal quale era fuggita all'inizio della storia. Lui le aveva messo la tizia cinese alle calcagna per riportarla indietro e poi? Totalmente tralasciata quella parte, così come nel corso della storia viene dato spazio a personaggi, ad esempio le 2 gisaeng, ma in fin dei conti anche le 2 jumo con le loro vicende da donnicciole insulse, che non hanno alcuna utilità ai fini della trama... stanno lì da ornamento e stop. Comunque, dicevo, a parte questi ed altri aspetti della sceneggiatura che imho fanno acqua e sui quali occorre fare qualche sforzo per non esclamare a gran voce WTF!  , ciò che non delude e ti fa amare davvero questo drama sono i personaggi, ognuno dei quali ha un suo spessore e restano nel cuore. Per questo il finale è stato... straziante, ho pianto e mi sono commossa come una fontana: Daegil orabeoni! Noooo, perchè proprio tu? Dopo tutta una vita di dolore e disperazione, perchè non concedergli nemmeno la possibilità di ricominciare in altra maniera, magari assieme ai suoi fidati compagni come aveva da tanto programmato?  Ma lo capisco... e forse è giusto che sia andata com'è andata. Triste, ma giusto.  è il personaggio indubbiamente più sfaccettato e colui che, pur rimanendo coerente con se stesso fino alla fine, irriverente e sfrontato come solo un uomo indurito dalla vita di strada può essere, va incontro alla maggiore evoluzione: un'evoluzione ciclica, che non lo modifica, ma in un certo senso lo riporta indietro e gli fa riemergere i vecchi ideali e la speranza che l'antico sogno di cambiare il mondo è sempre possibile, Basta solo volerlo, non tutto è perduto, e non serve avere un nome altisonante per farlo. In questo senso ho apprezzato tantissimo... il suo gesto di sacrificarsi ... da cane randagio e folle , arrabbiato col mondo intero, senza una meta e senza uno scopo, si trasforma morendo da eroe, e non solo per la personalistica ragione di voler assicurare la salvezza alla sua indimenticata Eonnyung, ma anche perchè la vicinanza con un uomo di alti ideali come Tae Ha gli ha risvegliato la voglia di non farsi travolgere dalla sorte infame che aveva contraddistinto la sua vita, ma di combattere per realizzare una giusta causa. E qui emerge anche la figura di Song Tae Ha, personaggio che ho apprezzato senz'altro meno perché l'ho trovato troppo statico ed uguale a se stesso per gran parte della storia, a tratti perfino noioso, ma nel momento in cui... si trova ad interagire con la canaglia Daegil la sua funzione è proprio quella di dare una scossa a quest'ultimo, svelandogli una nuova prospettiva e facendogli capire per cosa davvero conta battersi nella vita. Ma lo stesso fa anche Daegil con lui e i 2 si influenzano positivamente scambiandosi i ruoli: Daegil riscopre gli ideali di gioventù, che non lo avevano mai abbandonato (per capirlo basta lo scambio di battute fra i 2, quando TH chiede “mi consideri ancora schiavo?”, e DG risponde : “chi in questa vita non lo è?”, cioè schiavi o nobili per lui non c'è differenza, siamo tutti essere umani), ma che aveva sepolto in anni di esistenza estrema e dannata, e Tae Ha, il generale coraggioso che ha sempre agognato una morte gloriosa sul campo di battaglia, impara che non sempre morire è la soluzione per raggiungere la gloria, anche sopravvivere e proteggere i propri cari con tutte le forze è un modo per rendere onorevole la propria vita. Il rapporto in crescendo fra i 2 uomini, eterni rivali , diametralmente opposti eppure complementari, è stato davvero emozionante e intenso e anche se Daegil, non smentendo la sua natura di persona burbera e dalla lingua tagliente, ha ammesso la sua stima nei confronti di TH semplicemente definendolo 'interessante', è stato bello vedere Tae Ha fidarsi di lui, lasciarsi addirittura guidare, fino ad ammettere che gli sarebbe piaciuto se si fossero incontrati prima e avessero combattuto come compagni fianco a fianco.  E qui s'inserisce anche l'altro personaggio importante della storia, il cattivissimo Cheon Wool. Beh, ecco lui in realtà... non era di natura cattiva, semplicemente era divorato da un complesso d'inferiorità nei confronti del sempre fulgido e vittorioso TH, e l'essere vessato dal suo suocero, nonché il sentirsi sempre inadeguato e sull'orlo del fallimento, gli avevano fatto montare una rabbia e una voglia di riscatto che sfociava nell'ossessione e nella brutalità senza freni. Quando però nell'ultimo duello, scopre che perfino Daegil, un volgare cacciatore di schiavi,colui che considerava un reietto e una nullità, ammira Tae Ha, ma non si è fatto schiacciare dalla sua personalità com'è accaduto a lui, bensì ha saputo trarre il meglio dal confronto col generale, brillando di luce propria e dimostrando di valere quanto lui, ecco che capisce il suo completo fallimento e non come militare, come avversario, ecc, bensì come uomo. Per cui smette di combattere, non ha più senso continuare ad inseguire TH, la sua disfatta è totale, la sua dignità completamente persa. Sinceramente mi sarei aspettata per lui una fine cruenta e moralmente liberatoria, il cattivo che, per quanto profonde siano le sue ragioni, non muore è una vera novità in un drama, ma d'altra parte la morte per lui non sarebbe stata l' espiazione ai suoi misfatti... è la sopravvivenza con la consapevolezza di essere miserevole, senza rispetto nè onore, la sua vera punizione. Per il resto, perfino l'ameba Ennyung/Hyewon da me tanto detestata per il piattume della sua caratterizzazione  , nelle ultime puntate si è un po' riscattata. Non le sono mancati i soliti sguardi languidi e i sorrisi da madonna addolorata alquanto irritanti  , ma almeno ha saputo... prendersi cura e difendere il principino ereditario (amorino lui ), e non ha nemmeno alimentato il triangolo amoroso con ripensamenti e tira e molla davvero fuori luogo. Giusto il suo senso di colpa nei confronti dell'uomo che amava e che ha abbandonato alla sua sorte non 1, ma 2 volte, ma ormai con lo sfortunato Daegil non aveva più nulla in comune, il suo futuro era rappresentato da Tae Ha di cui aveva abbracciato anche gli ideali, tornare indietro era impossibile. Ma poi lo vediamo Daegil, l'irriverente canaglia, venuto su a zuffe e alterchi con i più grezzi furfanti di strada, stare con una donna dai modi delicati e compunti come Hyewon? :nono: L'amore per la bella schiava poteva essere adatto al giovane ingenuo e sognatore di un tempo, ma non poteva in alcun modo confarsi al Daegil, cinico e ruvido, in cui si era irrimediabilmente trasformato. Perciò l'amore ossessivo per lei era più un sogno irrealizzabile cui attaccarsi per rimanere ancorato al vecchio se stesso e non perdersi del tutto, che una reale aspirazione da concretizzare sul serio. Chi invece era semplicemente perfetta per DaeGil e l'ho amata tantissimo dall'inizio alla fine è stata Sulhwa. Ho fatto davvero il tifo per lei, speravo che... DaeGil prima o poi si accorgesse di quanto questa caparbia ragazza tenesse a lui e potesse finalmente renderlo felice, eppure purtroppo i sentimenti di Sulhwa non lo hanno mai raggiunto. O meglio, non hanno fatto in tempo a trovare un varco nel suo cuore, perchè sono sicura che se lui fosse sopravvissuto, si sarebbe aperto all'amore con lei. La bimba non si sentiva all'altezza di Eonnyung, eppure era l'unica che faceva sorridere Daegil, l'unica ad essergli stata accanto in taluni momenti cruciali e drammatici, e per quanto dannatamente sfortunata, sono stata contenta che anche nel momento straziante della sua morte, lei era lì a tenergli la mano .  Per di più è stato struggente vedere che nell'ultimo respiro Daegil non ha (finalmente!) più in mente Eonnyung, ma chiede scusa proprio a Sulhwa, chiamandola per la prima volta per nome e non "bimba", per non essere uscito prima dal buio che lo circondava e non aver saputo corrispondere i suoi sentimenti. Povera, piccola, che amore tragico il suo! E che dire pure dei personaggi comprimari... del Generale Choi, di Wangson, adoratissimi compagni d'avventura di Daegil, cui lui fino alla fine dimostra tutta la sua generosità comprando loro delle case e terra, senza pensare a sé; del delinquente Cheon Ji Ho, la iena ridens, maestro di Daegil dalla dubbia moralità, eppure anche lui dotato di un “codice d'onore” che lo porta a cercare giustizia per i suoi uomini crudelmente assassinati; del montanaro Jagkwi, grande, grosso, attaccabrighe, rozzo, ma anche dal cuore sorprendentemente tenero; dello schiavo Eopbok, che con coraggio affronta le guardie di palazzo e in un gesto estremo si fa giustizia da solo per vendicare tutti i compagni schiavi ingannati e uccisi . Tutti personaggi davvero bellissimi, che restano impressi nella mente e nel cuore.  E ovviamente non scorderò facilmente l'interpretazione eccelsa e magistrale che Jang Hyuk dà di DaeGil... un protagonista più maledetto, contorto, spigoloso, pieno di ombre, non l'ho mai trovato nel panorama dramoso, eppure ai miei occhi ha saputo brillare e mi ha incantato come pochi, merito soprattutto della prova unica, sofferta, viscerale, che ne ha saputo offrire l'attore. Davvero indimenticabile.. concordo, recitativamente il ruolo di Daegil è il suo capolavoro in carriera (finora eh)!  Concludo dicendo che si tratta di un drama non facile, parecchio duro, ma bellissimo, mai mi sarei immaginata di venirne tanto conquistata, eppure è successo... lungi dall'essere perfetto, di buchi e difetti palesi ne ha a bizzeffe, ha però anche tanti pregi, vederlo è stato un bel viaggio, soprattutto perchè è una storia che sa emozionare e sa coinvolgere, facendo riflettere sulle glorie e miserie umane. Credo sicuramente di poterlo annoverare fra i drama migliori nel suo genere. Consigiatissimo! Ed ora dovrò vedermi anche Tree Deep Roots (che non avevo minimamente considerato) con jang Hyuk perchè non riesco più a fare a meno di lui. Voglio andare in Corea e sposarlo  … ah, peccato lo sia già.  |
