Oooooh come ho amato questo drama! *_*
Ci ho messo una vita a recuperarlo ma l'ho maratonato veramente di gusto, cosa che inizialmente non mi aspettavo.
In genere non amo i drama medici e men che meno i polizieschi dove si va alla caccia del criminale di turno... e questo drama è un po' mix fra entrambe le cose, quindi pensavo che mi avrebbe annoiata o comunque non appassionata... nonostante questo ovviamente me lo sono scaricata per vedere Eita in un ruolo protagonista *_*
Beh, Eita probabilmente è stato uno dei motivi che più mi hanno appassionata, assieme al resto del cast che ho trovato di gran qualità. Satomi-chan in realtà mi puzzava un po' quando cadeva in una recitazione un po' troppo accentuata, ma è talmente carina che le ho sempre perdonato questo difettuccio.
In particolare ci sono tre cose che ho amato di questo drama: il gruppo dei cinque ragazzi protagonisti, la relazione Daiki/Aki, e il risultato finale delle ricerche medico/psicologiche di ogni puntata.
Generalmente quando in un drama c'è un “team” protagonista composto da più persone, come in questo caso, capita spesso che ci sia “un episodio a testa”, nel senso che c'è sempre un episodio particolare in cui la narrazione è focalizzata su uno di loro... poi finito quell'episodio ci si dimentica un po' del personaggio in questione e si passa a quello successivo.
Qui invece non succede perchè i personaggi entrano in scena assieme, si raccontano assieme e a modo loro sono tutti protagonisti. Ci sono ovviamente anche qui determinati avvenimenti che accadono ad uno o all'altro di loro, come il caso della madre di Aki o dell'amico di Ryosuke o l'incidente di Teppei... però sono tutti fatti che vengono inseriti con relativa naturalezza nella trama, quindi non mi sono pesati per nulla.
Seconda cosa, come dicevo, il rapporto fra Aki/Daiki. Una cosa che di solito ODIO nei drama, soprattutto nipponici, è quando ti inculcano per forza nella trama una storia d'amore della quale di potrebbe benissimo fare a meno... quindi ho subito temuto che ci sarebbe stato questo risvolto fra i due e che ci saremmo dovuti sorbire qualche scena romanticosa che, per carità, non è che mi faccia schifo... ma alle volte c'è giusto per il gusto di mettercela.
Invece in questo caso, nonostante questo risvolto in effetti ci sia, è molto naturale e per nulla forzato. I due ragazzi restano fino alla fine coerenti con il loro carattere, nessuno dei due se ne esce con smielate dichiarazioni d'amore che sarebbero state inappropriate per entrambi, e il risultato delle scene in cui Aki & Daiki sono soli è piacevole e mai forzato.
Terzo punto che ho amato è il tema centrale del drama. Alla lunga il processo mentale di connessioni logiche grazie alle quali Daiki riesce a svelare gli ultimi pensieri della vittima è un po' ripetitivo, con l'illuminazione finale e la corsa collettiva verso i familiari del deceduto per far ascoltare loro la sua voce... però però però... questo fatto non mi è mai pesato, in nessun episodio, anzi ho seguito con un certo interesse i ragionamenti del team ma soprattutto le voci dei conoscenti della vittima, che contribuivano a costruire un affresco della vita e della personalità del deceduto.
Anche il modo molto umano del team di considerare la medicina legale, dando un'importanza maggiore al lato psicologico piuttosto che a quello medico, l'ho trovato molto particolare e in linea con la cultura asiatica.
In realtà non ho mai visto altri drama o telefilm occidentali del genere, comprese le varie serie di CSI che non ho mai seguito, quindi non so come in altre produzioni venga trattata questa tipologia di scienza medica... però ho apprezzato molto il lato umano di Voice.
Detto questo... rinnovo il mio ammmmmmmore per Eita e Tokito Saburo (ma che bene che sta con il capello brizzolato! \o/ ), e anche per la coppia Saburo/Ishihara che avevo amato molto in Hanayome to Papa.
A conti fatti un drama inaspettatamente interessante, una bella sorpresa!