CITAZIONE (Gnoma @ 21/10/2008, 12:35)
CITAZIONE (|ChemistrySet| @ 21/10/2008, 11:55)
io ci sono dentro invece, al punto che se mi delude ci resterò parecchio male.
Continuo a pensarla come al solito: la delusione deriva dall'illusione, e quando ci si illude di qualcosa, la delusione è consequenzialmente inevitabile, perchè non ci si fa trasportare da ciò che si ha davanti, ma da ciò che si vorrebbe vedere, e che non esiste, perchè il drama non lo scrivi/giri/reciti tu.
Amen.
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il mio unico timore è che sia un drama "episodico"
Ma per quel che ho visto, Kankuro non è sempre episodico?
Mi hai levato le parole dalla tastiera.
Penso sinceramente che Kudokan abbia riscritto il concetto di episodico col suo lavoro, nella misura in cui come dicevi tu:
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I "casi" di furto di KCE, il racconto del Rokugo in T&D, eccetera... Quasi sempre la sua struttura è episodica per le sottotrame conclusive, che però sono accessori della trama principale che si dipana in tutta la serie e che cresce impercettibilmente un po' alla volta.
e quindi usa gli episodi per esprimere qualcosa di piu' ampio... gli altri fanno i filler, poi si ricordano che c'e' una trama principale e la recuperano. Lui inserisce la trama principale in quello che per gli altri sarebbe filler.
E riesce pure a non limitarsi a questo perche' gioca con le parole (ci sono un sacco di giochi in questo primo episodio, c
oi soft ho notato una carenza di note che sarebbero servite... in quanti avete riso furiosamente per la storia di Furikake? A me e' successo gia' con la raw perche' so cos'e'... il subber di d-addicts per esempio lo ha scoperto DOPO aver fatto i sottotitoli... E non sapeva neanche cosa fosse lo statuto delle limitazioni - traduzione letterale - mi chiedo come abbia fatto a tradurre 'sto drama perdendosi queste cose onestamente...), con i tempi, e nel caso di Ryuusei no kizuna riesce a farlo persino non avendo completa liberta', perche' per una volta non scrive su soggetto suo ma basandosi sul libro di un altro... un romanzo famosissimo di un autore famosissimo al quale per certe cose deve attenersi per forza.
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Kankuro fa il contrario di tutti, insomma: la trama principale si nota pochissimo ad una prima visione, e quella episodica viene messa al centro dell'attenzione dello spettatore, per poi fregarlo quando ti accorgi che ti sta dicendo un sacco di cose senza che te ne accorgi.
io su questo come sai sono d'accordo a meta'
nel senso che quando guardo i suoi drama, trovo il disegno di base percepibile (tranne che in Tiger and Dragon dove si dipana in maniera piu' complessa e articolata ancora anche per via della presenza del rakugo, infatti penso che sia il suo lavoro piu' ambizioso e il piu' complicato per noi occidentali.
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Semmai, io, l'unica preoccupazione che per ora ho, è che proprio questo suo apparente saltare di pal in frasca abbia lasciato spazio ad una narrazione meno "caotica", per una maturazione verso una maggiore linearità. Mi piaceva il casino temporale e spaziale di KCE (e anche di IWGP, per quel poco che sono riuscita a vedere finora), e in T&D mi sta mancando un pochino, sebbene mi sembra che sia questa la sua direzione da un po' di tempo a sta parte. Mi piace un casino comunque, però, essendo l'unico che sapeva gestire le cose in quel modo, mi spiacerebbe perderlo ;__;
Io penso che il giocare col tempo e coi tempi ci sia sempre... come dicevo, Tiger and Dragon ha il rakugo in se', quindi e' ancora diverso come struttura e tutto... e anche piu' ambizioso se vogliamo, ha ancora piu' storie in se', oltre a quella generale e a quella dell'episodio ha anche quella narrata che Tora deve imparare a gestire e che e' descritta in due diversi modi, cosi' come e' avvenuta e cosi' come la capisce lui. E qua mi fermo perche' il paragone e' d'obbligo ma non voglio cominciare a parlare di T&D qua (GUARDATELO E POPOLIAMO QUEL TOPIC!
).
Quindi anche il tempo e' gestito in maniera diversa, ma non mi sembra cosi' piu' lineare onestamente...
Tornando a Ryukizu, nel primo episodio si va avanti e indietro indietro e avanti spiegando il presente col passato e costruendo in maniera forte i personaggi sia nella narrazione che nella sigla, che e' molto esplicita di come il tempo sia fondamentale per la storia visto il parallelismo tra gli Ariake bambini e quello che sono diventati e il richiamo ai giorni bellissimi dell'infanzia che il pezzo degli Arashi <3 porta con se'.