Drama terminato! Come scolastico mi è piaciuto davvero tanto e credo ce andrò a recuperare anche il fumetto da cui è tratto. Definirlo scolastico sarebbe certo riduttivo ma non è neanche un sentimentale; direi piuttosto che è un drama psciologico con ambientazione scolastica.
Il mio voto è
8+I personaggi principali sono abbastanza interessanti e all'inizio appaiono quasi scontati: il giovane rampollo che soffre "il ruolo sociale" che ricopre; la ragazza studiosa e anonima; il trovatello nella sua fase ribelle. Nel corso della storia però sviluppano grazie allìinfluenza che ciascuno esercita sull'altro. La protagonista capirà infatti che a volte è necessario uscire le unghie e valorizzare i propri sforzi; In Ho riesce a superare le proprie paure e si riscatterà sul finale.
Ma indubbiamente il protagonista è la figura che mi ha affascinato di più
in quanto è un manipolatore. Cresciuto fra persone che hanno cercato di ricavare dei vantaggi dalla sua vicinanza, diventato adulto si trasforma in un manipolatore, che in maniera in parte malsana, punisce gli altri per i torti subiti. Per gran parte del drama non abbandona la sua "maschera" neanche davanti alla fidanzata, ma nelle ultime puntate si traforma da uomo freddo e distaccato a un giovane emotivo e fragile.
Ed è proprio per lo sviluppo di tale personaggio che ho apprezzato il finale.
Non ci è stato dato il lieto fine ma nanche un finale del tutto aperto. Nell'ultima puntata, il protagonista lascia la ragazza con queste parole "Devo imparare ad amarti in maniera sana". Il suo allontanamento è necessario, visto che la vicinanza di Seol lo ha messo certamente in discussione, ma non lo ha "aiutato" a superare i suoi blocchi emotivi. Quando sul final, non solo i due si incrociano per strada, ma lui apre l'ultima mail che lei gli ha inviato, il processo di cambiamento è quasi del tutto concluso... lui è disposto a ritornare per lei. Certo, non abbiamo un abbraccio finale o un ricongiungimento plateale, ma un finale di questo tipo mi è sembrato molto realistico, considerando anche l'età dei protagonisti (25-26 anni).
Del finale mi è piaciuto anche
il paragone che Seol fa fra i suoi compagni di università e i suoi colleghi di lavoro. In fondo l'università è stata oper lei una palestra di vita e proprio perchè ha superato le difficoltà durante quel periodo, ora riesce ad affrontare le varie difficoltà in ambito lavorativo.
Il drama non manca però di alcune pecche. La seconda parte è stata gestita in parte in maniera superficiale. L'attenzione è passata dal protagonista al personaggio di In Ho. Eppure è proprio il protagonista che avrebbe beneficiato di una maggiore introspezione psicologica: maggiori flashbacks sul suo passato e sul rapporto col padre avrebbero sicuramente giovato ad una figura tanto complessa. Perchè il problema alla base
non è la sua difficoltà a gestire la rabbia, quanto piuttosto l'ambiente in cui è cresciuto. Persino da bambino (peccato che ci sia un solo flashback), non gli è permesso essere se stesso (e quindi litigare con una coetanea), ma è costretto ad apparire sorridente. Il padre gli mette al fianco due "giocattolini" (In Ho e In Ha) che possano controllarlo e sui quali lui possa sfogarsi; allo stesso tempo il padre ignora i desideri e le paure del figlio. Pretende da lui il massimo, senza dargli nulla in cambio.
Il risultato è un uomo dalla personalità complessa e distorta, che nella sua ricerca di qualcuno che lo accetti, non riesce ad accettare le debolezze e le meschinità altrui. Il protagonista diventa allora il gatto che gioca col topo, che agisce nell'ombra, che ama esser frainteso per poter poi esser ammirato.
Sicuramente un personaggio maschile interessante e atipico, che viene purtroppo messo da parte nella seconda parte della storia per evidenti problemi di regia (forse dovuti in parte al fatto che il fumetto stesso non era terminato: altro grave errore).
In tutto questo la protagonista dimostra grande carattere
perchè inizialmente lo detesta, poi lo ammira, poi ne è spaventata e decide di prendersi una pausa di riflessione; infine lo accetta così come è e cerca di aiutarlo ad accettare se stesso.
Molto interessanti anche le dinamiche all'intenro dell'università e i vari "tipi" che la protagonista deve affrontare. In certi momenti della storia ci si chiede se il vero "caso umano" non sia il protagonista quanto piuttosto la gente (e i vari tipi umani) che lo circondano. Su Baek In Ho e Baek In Ha non mi soffermo: è evidente che anche loro sono delle vittime dell'uomo che li ha cresciuti, ma a differenza del protagonista sono delle personalità "più forti" che riescono a superare la continua ricerca d'affetto con degli atteggiamenti più comprensibili (Baek In Ha con scatti d'ira che rasentano l'isteria, malgrado il suo modo d'agire sia comunqu piuttosto umano: la gelosia; Baek In Ho con il superamento dei propri limiti).
In conclusione consiglio la visione a chi cerca un drama scolastico più introspettivo e maturo. Il drama in sè avrebbe potuto raggiungere livelli più alti, ma alcune scelte infelici (girarlo prima della fine del fumetto da cui la storia è tratta; metter da parte il protagonista a favore del second lead; ricadere in alcuni clichè coreani sul finale) ne hanno compromesso in parte il risultato finale. Ammetto però che a me è piaciuto davvero tanto e consiglio di dargli una possibilità.