Se l'episodio 4 mi aveva prosciugata, era solo perche' non ero ancora arrivata all'episodio 13, che credo sia di quanto piu' doloroso la mente umana possa aver concepito. Penso di aver pianto ininterrottamente per i primi 45 minuti della puntata, ero completamente sfinita, fortunatamente gli ultimi 20 minuti si sono poi focalizzati su altro perche' pensavo seriamente di non farcela
Ho concluso la visione di Signal -ho dovuto un po' rateizzare, la visione, ma nei momenti in cui potevo semi-maratonare, la semi-maratona e' venuta molto naturale.
Le vicende investigative si sono mantenute molto interessanti e anche l'infittirsi dei segreti relativi al caso di Inju, anche il coinvolgimento emotivo nei confronti dei personaggi e' andato in crescendo e alla fine mi sono sentita molto legata a tutti e 3 i protagonisti
Per quanto riguarda il finale, dopo un paio di giorni di riflessione, non sono ancora arrivata a farmi un'opinione univoca. Sicuramente sul momento
mi son detta che non potevano finir li', dovevano almeno farli arrivare alla clinica e incontrare Lee Jae Han
Tutto sommato pero'
un ulteriore spiegone avrebbe appesantito e rovinato l'impatto finale, sebbene non era assolutamente detto che gli sceneggiatori ci avrebbero detto alcun che', visto che si pensava a una seconda stagione, che purtroppo direi essere morta e sepolta a questo punto
Ci sono rimasta sicuramente male per due cose:
1) che la morte del fratello di Park non e' stata evitata
lo so che sarebbe stato eccessivamente tarallucci e vino, gia' ci hanno resuscitato Park e Lee, non e' che potevamo avere proprio tutto, pero' ammetto che a una certa avevo iniziato a nutrire grandi speranze, purtroppo disattese
2) I 15 anni nell'ombra del detective Lee.
Speravo che riuscisse a combattere la corruzione mantenendosi in campo, pulito, irreprensibile. Li' per li' mi sono arrabbiata, poi razionalizzando, ho capito che ovviamente la mia idea era totalmente utopistica: se non si fosse nascosto e non avesse agito nell'ombra, non sarebbe mai riuscito a mettere all'angolo il malefico politico che stava dietro a tutto -di cui ovviamente ho dimenticato il nome, anche perche' era praticamente uguale al nome del capo corrotto maledetto
e quindi non era necessario differenziare l'odio - e quindi il sacrificio della sua vita era comunque perfettamente in linea con il personaggio.
Un drama molto bello e doloroso, che usa sapientemente l'elemento fantasy senza risultare inconcludente in questo aspetto
quando si ha a che fare con i loop temporali, le possibilita' che la storia esca fuori una ciofeca allucinante sono sempre altissime. In questo caso invece non importa mai a nessuno capire come e perche' funzioni la ricetrasmittente, perche' ilsegnale arrivi a Park etc. Per esempio, mi avrebbe dato fastidio se i personaggi avessero passato il tempo a chiedersi come mai succedesse e cercare di scoprire il segreto dietro i messaggi e poi rimanere a bocca asciutta senza alcuna spiegazione nemmeno abbozzata, invece per come e' stato gestito noi lo diamo per assodato e absta, inserito nel world building cosi' com'e' e pace. E quindi per me va benissimo
Ora pero' mi devo ripigliare, basta storie drammatiche per un po'