A me invece è piaciuto moltissimo, ed è per il momento il mio drama preferito.
Mi è piaciuta la fotografia, l'OST, l'uso di diverse forme d'arte, soprattutto quella figurativa, che rispecchiava lo stato d'animo di Soo-Hyun (anche se ammetto che alcune citazioni letterarie il personaggio di Jin-Hyuk avrebbe potuto risparmiarsele).
Si tratta né più né meno di una fiaba ("Dongwha" significa proprio "fiaba"), quindi immagino che il giudizio sul drama dipenda anche dal momento in cui lo si guarda, da quello che si cerca dalla visione, nonché probabilmente dall'età (essendo più vicina a quella di Soo-Hyun, ho potuto empatizzare con lei più di quanto mi sia capitato con altri personaggi più giovani).
Ho apprezzato il fatto che i
villain (guarda un po', le mamme), pur essendo noiosi, non abbiano avuto molto screen-time, e che alcuni dei personaggi secondari
l'ex-marito di lei e l'amica di lui
non siano stati stereotipati.
Ci sono molte scene dolcissime, come
la videochiamata il secondo viaggio a Cuba.
Mi sono un po' irritata per quello che succede negli episodi 14-15, ma leggendo vari commenti e comprendendo meglio il contesto socio-culturale, ho capito che non si trattava di
Park Bo-Gum non l'avevo mai visto, e a dire il vero non mi fa impazzire (so di esprimere un giudizio abbastanza impopolare
), ma negli ultimi episodi la sua recitazione mi ha colpito molto.
Song Hye-Kyo l'avevo vista solo in "That winter, the wind blows" e non l'avevo trovata eccezionale, mentre credo che in questo drama la sua recitazione un po' rigida si adatti molto al personaggio che interpreta, e renda ancor più evidente il cambiamento di SH in compagnia di JH, quando riesce ad essere allegra e ad avere senso dell'umorismo.
Consiglio questo drama a chiunque voglia guardare una storia quasi del tutto angst-free, con una stupenda fotografia e una bella soundtrack.
