¡ Avvertenza papiro !
E così anche
Moonlight drawn by clouds è arrivato alla sua conclusione! Ho guardato gli ultimi due episodi l'uno dietro l'altro, tutti d'un fiato.
Il
finale è stato catartico, ha riannodato tutte le sottotrame introdotte in diversi momenti della storia, non ha fatto marcire miseramente personaggi a cui mi ero affezionata nel corso della serie (sentitamente grazie, autori
), ha riservato a ciascuno dei personaggi uno scioglimento, talvolta insolito ma comunque soddisfacente.
Ciò detto, ci sono
due cose che mi hanno perplessa.
La prima
è la morte di Yoonsung. Non lo dico perché stravedo per il personaggio, ma perché l'ho trovata non necessaria. Davvero, perché è dovuto morire? La beffa è ancora più cocente se si considera che Byungyeon, dato per spacciato appena nell'episodio precedente, invece si salva.
La seconda, e più generale,
è la dipartita dalla storia. Anche se si tratta di un racconto fantastorico, per me se il raconto ha un'ambientazione storica definita, devono esserci una situazione iniziale A ed una situazione finale B coerenti con le vicende storiche effettive; per ciò che succede fra i due punti, sono disposta a concedere all'autore la più ampia licenza (purché sviluppata coerentemente), ma il punto di partenza A ed il punto di arrivo B quelli sono e quelli devono rimanere. MDBC invece prende un binario completamente diverso rispetto a B - al che mi chiedo quale fosse la necessità di definire il punto di partenza A. Perché allora non riferire le vcende ad un re immaginario del periodo Joseon?
Non so come considerare l'approcio di
MDBC; si tratta di un'ucronia che finisce a taralli e vino senza riflessi sulla storia successiva, perciò che bisogno c'era di creare una linea storica alternativa? Boh.
Ma dilunghiamoci ora invece sulle
cose belle del finale!
☆ Sia
Hayeon che
Raon hanno un lieto fine, ma non si tratta di carattere matrimoniale! Entrambe ci vengono presentate come giovani donne libere di fare col loro cuore ciò che desiderano. E se salutiamo una Hayeon che, guardando il cielo azzurro sopra il movimento della strada del mercato, gioisce delle infinite possibilità che le riserva la vita dopo aver abbandonato la posizione di Principessa Ereditaria, ritroviamo invece Raon in una bancarella non molto distante, ormai affermata autrice di bestseller senza più nascondere la propria identità.
Raramente ho trovato finali altrettanto soddisfacenti per i personaggi femminili - e questo perché
ad entrambe viene riconosciuta una vita che va al di là delle loro vicende sentimentali.
☆
Yeong riesce a mettere il sale sulla coda al Ministro Kim ed alla sua fazione, Regina compresa, mettendoli fuori gioco uno per uno e mettendoli in mano alla giustizia. Riesce anche a liberare Raon dallo stigma della sua parentela con il ribelle Hong, restituendole la sua identità.
Last but not least riesce a realizzare il proprio sogno di diventare un re vicino al proprio popolo.
☆
Byungyeon, che avevamo lasciato in una situazione tremenda nel finale dell'epsiodio 16,
viene salvato in extremis da Yoonsung quando ormai tutti lo danno per morto, e riesce fino in fondo a rimanere fedele sia all'amico e principe Yeong, sia alla causa propugnata dalla Nuvola Bianca, che in cuor suo non erano mai state incompatibili.
☆ Fra i personaggi secondari,
anche la coppia formata da Dukho e dalla principessa ha un suo lieto fine, come pure la principessina che aveva perso l'uso della parola.
Come già accennato sopra, ad avermi lasciato invece dell'amaro in bocca è stato il finale riservato a
Yoonsung. Ora, io devo spezzare tutta una serie di lance in favore di questo personaggio. Nella seconda parte della serie acquista uno spazio via via crescente, ed abbiamo modo di apprezzare fino in fondo la complessità del suo conflitto: come Yeong cresciuto chiuso nella scatola della propria posizione sociale, come Yeong condizionato (sotto forma di adesione/rifiuto) dalle aspettative del patriarca di casa, come e più di Yeong risente della perdita della reciproca amicizia.
Ma ciò che di Yoonsung mi ha veramente colpita
e affondata è che mette tutto in gioco per le persone che ama
senza neanche la speranza che i suoi gesti siano capiti ed il suo affetto riconosciuto o ricambiato. Una forma di mancanza di avidità personale che a dramaland come IRL non porta a stringere niente, ma - quale consolazione!
- la sottoscritta trova irresistibilmente struggente.
Da quanto detto Yoonsung parrebbe quasi un pasticcino, ma per quanto abbia un lato tenero (che vediamo esposto sia in compagnia di Raon che di Yeong), in realtà finisce per essere un personaggio piuttosto sanguinoso (il conteggio delle persone che ha ucciso di sua mano è senz'altro a due cifre).
Da solo e nell'ombra, Yoonsung:
☾ protegge il segreto di Raon durante il servizio di lei come eunuco di palazzo;
☾ fornisce a Byungyeon copertura e informazioni nelle sue missioni per conto di Yeong;
☾ salva la vita alla vera figlia della Regina;
☾ ricatta la Regina sua zia (per salvare Raon);
☾ uccide una serie di personaggi alle dipendenze della sua famiglia che avrebbero messo in pericolo la vita di Raon;
☾ difende Yeong e Raon durante l'assalto al Dongungjeon, rimanendo ferito;
☾ salva la vita a Byungyeon dato per morto.
Insomma,
City Hunter può spicciargli casa!
Il suo personaggio è ben definito e non smette mai di rivelarsi, e questo lo rende ad un tempo coerente e sempre interessante nel corso del drama. Per questo avrei sperato piuttosto che
diventasse un ministro e fidato consigliere del governo di Yeong, e che gli autori lo liberassero dal suo devastante amore a senso unico per Raon restituendogli l'amicizia col Principe e con Byungyeon.
Immagine bonusUna considerazione ulterioreCi sono drama che vengono verso di te, perché si sviluppano intorno a domande che fanno parte anche del mondo dello spettatore. Possono farlo tramite il linguaggio della commedia (come
Legal high ) o del dramma (
White Christmas ,
Gaksital ), ma sono accomunati dal fatto che, anche una volta terminata la visione, rimane qualcosa che ti si agita dentro.
Normalmente si tratta delle serie che preferisco.
Moonlight drawn by clouds invece no, traccia una linea spessa fra mondo drama e mondo reale e si guarda bene dall'oltrepassarla. Tocca temi quali ambizione, ossessione, amore non corrisposto, proglema del governo giusto, ma questi temi sono sempre al servizio della storia; non è mai la storia a servire allo sviluppo di una riflessione su di essi. Perciò sotto questo aspetto la si può percepire come una serie più "leggera" di molte altre, e non senza ragione.
Proprio come aveva dichiarato il regista alla vigilia della messa in onda, lo scopo della serie è tenere compagnia allo spettatore e farlo sentire bene, e questo
MDBC fa, soffermandosi sul vibrato emotivo delle piccole cose e dei piccoli gesti, e richiamando temi più complessi quel tanto che basta per speziare la storia.
E però si tratta di un drama
tutt'altro che stupido e superficiale.
C'è molta attenzione anche a non creare situazioni sgradevoli per lo spettatore anche nello sviluppo dei personaggi principali. Ciascuno deve fronteggiare dei conflitti - esteriori e soprattutto interiori -
e riesce a farlo senza passare al lato oscuro.
Anche in questo caso, la si può trovare una scelta troppo idealistica e consolatoria, ma va detto che le scelte dei vari personaggi non sono mai indolori.
Insomma, c'è un po' trionfo dei buoni sentimenti, ma non è sviluppato in maniera banale, e devo dire che mi ha fatto piacere vedere dei personaggi attanagliati dal dubbio scegliere di
dare fiducia alle persone amate, non perché i personaggi stessi siano affetti da vocazione al martirio, ma puramente
per rispetto nei confronti dell'altro.
Quindi forse, dopotutto, qualcosa da portare via con sé rimane.
Edited by Yeon Suk - 19/10/2016, 16:40