Mi spiace che la discussione di questo drama si sia un po' arenata sulla sorpresa per il suo successo. A me sta piacendo molto - ed alla fine del settimo episodio mi sento di azzardare una spiegazione sul motivo.
È vero che
non ci sono grandi eventi. C'è uno conflitto latente fra monarca e ministri, ma è il tipo di frizione che ci si poteva aspettare sotto il regno di qualsiasi re Joseon. E, peraltro, diversamente da altri periodi della storia coreana, questo conflitto assai raramente raggiunge apici cruenti; tende piuttosto ad essere strisciante, ad aleggiare nell'ambiente di corte.
Quindi anche
l'intera narrazione vive di piccole cose. Ed il suo punto di forza è proprio questo.
Perché questa navigazione nel quotidiano consente alle emozioni dei personaggi di emergere in maniera più naturale. L'attrazione fra i principali personaggi in commedia non è presentata in isolamento, totalizzante, non li schiaccia (cosa che personalmente detesto nei melè coreani), ma esiste insieme ad altri sentimenti, altre considerazioni, altre necessità, ed altre storie laterali che vengono lasciate emergere proprio dal quotidiano. I nostri protagonisti ci sono, ma la narrazione
evita di essere troppo diretta.
Ad esempio, il
settimo episodio è intitolato "Confessione". La confessione di cui si parla non riguarda
Young e Mongmong, bensè un eunuco ed una ancella di corte.
Tuttavia riguarda anche loro perché li costringe, per via indiretta, a fare i conti con la propria situazione; a guardarsi dentro, e ad essere onesti con se stessi e l'uno con l'altra.
Questo succede mentre nel mondo in cui vivono, ovvero la corte, iniziano a serpeggiare pettegolezzi
sulla presunta omosessualità del principe - pettegolezzi che, giunti alle orecchie di re e ministri, costerebbero a Young come minimo il trono e a Mongmong la testa.
Perciò quando a fine puntata di confessione ne arriva un'altra, è carica di ben altre implicazioni emotive. Young
non ha bisogno di tante parole, e chi se ne importa se il bacio è a stampo!
Ovviamente tutto questo funziona perché la regia è intelligente e gli attori sono indubbiamente bravi.
Poi è vero, la storia in sé non è il massimo dell'originalità. Ma imho non lo è perché non ha bisogno di esserlo.
Ciò detto, spero vivamente che gli autori non allunghino la storia, se questo dovesse voler dire sbrodolare.