Ho trovato plausibile la confusione che ha fatto, in un certo senso, "scegliere" a Yoriko e Takumi di "scambiarsi" i partner; difatto questo è (anche) un drama sul senso dell'amore, sulle coordinate che rendono una coppia ben assortita e duratura, quindi penso sia ragionevole che, nella loro adolescenza sentimentale, i due abbiano pure tentato la strada "provo a stare con uno/una che mi vuole tantissimo, magari scoccherà qualcosa anche da parte mia" (nota: l'ho provata pure io la cosa, non funse perché il gap continuava a esserci anche se il mio sentimento era salito
).
E' anche normale che tentino questa via, visto che, punto focale di tre quarti di drama, ad un certo punto i due erano arrivati al punto da discutere continuamente, e a darsi sui nervi a vicenda. La visione romantica dell'amore dice che in teoria col tuo partner deve andare sempre tutto benissimo e non ci deve mai essere uno screzio, ma quella realista dice che talvolta (non sempre sia chiaro) se ci sono bisticci c'è anche crescita di coppia, voglia di confrontarsi e mettersi in gioco apertamente con l'altro, e quindi trattasi di relazione decisamente funzionale: non si sa se durerà per sempre, ma sicuramente è un cosiddetto incontro karmico che apporterà uno scatto in avanti nelle vicendevoli esistenze (o almeno di uno dei due!).
Comunque, qua e là vediamo piccoli segnali di segreta complicità che manco loro realizzano o vogliono ammettere, tipo quella plateale in cui Yoriko che dà la ricetta segreta di mammà al neocuoco Takumi per far colpo su papà, oppure il chiamarsi di continuo "ma questa è l'ultima volta" per supportarsi, darsi consigli e ricevere commenti di brutale onestà quando stanno frequentando altri partner.
Ma veniamo al dunque.
Ho pianto come una lontra che risale la corrente andando a salutare i salmoni morenti al momento clou della faccenda, quella in cui i due implorano incrociatamente Washio e l'altra tizia di ripensarci sul mollaggio effettuato. E questo perché Takumi pensa troppo bene di Yoriko, mentre Yoriko pensa troppo bene di Takumi, e rispettivamente non pensano di essere fatti l'uno per l'altra perché ritengono di essere difettosi. La scena rivela che amare va al di là di programmi, schemi e calcoli, quando capita di amare lo fai e manco ti accorgi di farlo.
Trovo innanzitutto carinissimo il fatto che, non essendo mai stati innamorati, non sappiano cosa si prova. E soprattutto, che anche chi è stato innamorato a volte non sia stato innamorato, passatemelo, nella maniera giusta. Ci sono vari tipi di amore, ma di sicuro nel più grande si ha la tendenza, evitando un piedistallo idealizzante, a mettere talvolta davanti le necessità della tua metà alle tue (è un po' l'amore puro dei genitori per i figli). Con questo imploraggio disperato finale sia Yoriko che Takumi sgonfiano i loro ego tronfi manifestatisi sin dalla loro comparsa (in un certo senso lui era convinto che non ci fosse una ragazza "abbastanza", fatta per lui, mentre lei riteneva di doversi conformare/ "medizzare" - aka diventare una ragazza media - per accalappiare qualcuno). Finalmente riconoscono nell'altro una persona davvero valida, forse l'unica cui hanno offerto la loro vera natura e da cui sono stati accettati (certo, non esenti di critiche continue
), e la premiano dandogli il proprio inconsapevole amore incondizionato.