SPOILER SU TUTTO IL DRAMAEccomi quì a commentare Maids, drama seguito con molto piacere e apprezzato davvero tanto, grazie anche agli impeccabili sottotitoli italiani del DAF!
E' un drama per tutti? Forse no, non lo è per chi cerca solo il Romance (ce n'è poco), non è per chi ama le storie raccontate con dolcezza (mostra una realtà spesso dura), non lo è per chi non vuole sapere molta storia coreana, perchè quì la Storia la fa da padrona. Ma io l'ho trovato davvero maturo e profondo.
Maids è un ottimo prodotto, molto diverso dalla media dei drama (e dei sageuk in particolare). Ho apprezzato il taglio asciutto della narrazione, niente inutili piagnistei, inoltre - sebbene la trama sia drammatica - non esagera mai, come di solito invece capita coi k-drama.
Maids racconta (un pò come in
Chuno, un vero capolavoro, unico altro drama che vagamente lo può ricordare) la vita degli schiavi in Epoca Joseon, e lo fa in modo crudo e tagliente, senza cercare di indorare la pillola, la vita di quei poveretti era un inferno, e come tale viene mostrata. Gente che non aveva diritti, non poteva parlare se non interrogata, inesistente ai fini legali, cose più che persone, proprietà dei padroni come poteva esserlo un mobile o un abito. Se erano fortunati trovavano un padrone che li trattava in modo umano, ma se non lo erano - ed è questo che accadeva più spesso - non valevano niente, esseri infimi da usare e buttare via, sacrificare, violare, insultare... Aggiungeteci le peggio cose e non sbaglierete. Il tutto codificato per legge.
E' triste pensare che i Coreani fecero davvero questo (perchè non è una esagerazione doramica, purtroppo) per 500 anni alla loro stessa gente, gli schiavi non erano immigrati, popolazioni diverse (come accadrà con la tratta dei neri in Occidente), visto che la Corea era un paese chiuso al mondo esterno. No, si massacravano tra di loro, se nascevi ricco avevi tutto, se nascevi (o diventavi) schiavo non avevi (più) niente.
Maids è un drama corale nel senso più bello del termine, non c'è solo il quadrilatero lei-lui-l'altro-l'altra che si prendono, si lasciano, angstano e piangono. Anzi, l'amore - per quanto sia alla base di tutto - è lasciato sottotraccia, fa da filo conduttore degli eventi ma resta in secondo piano.
Anzi, se proprio devo trovargli un difetto, è che a volte sembra un pò freddo e impersonale, c'è troppo poco phatos tra i personaggi a livello emotivo. Lo so che sembra assurdo chiedere più cuore in un drama coreano (che di solito si sbrodola troppo proprio su quel versante), ma è così, a tratti la parte romance è davvero troppo asettica.
E' chiaramente una scelta di sceneggiatura, e non dipende dal fatto che Oh Ji Ho non è proprio l'attore più espressivo di Corea. Il suo personaggio Moo Myung, è riservato e di poche parole, ermetico nei suoi pensieri e sentimenti, perciò Oh Ji Ho se l'è cavata bene. Se ci fosse stato un diverso interprete il risultato sarebbe stato uguale, perchè mancano un pò le scene romance tra lui e la protagonista In Yub. Sono troppo poche, un filino in più sarebbe stato gradito. Ma ripeto, è proprio voler cercare il pelo nell'uovo, questa cosa non disturba. E poi Oh Jo Ho sarebbe da seguire anche se leggesse solo le pagine gialle, visto che pezzo d'uomo è! ^^
La vera forza di Maids sta nell'ottimo cast - tutti in parte - nella sceneggiatura impeccabile, e nel fatto che quì la distinzione tra protagonisti e comprimari è molto labile, fin quasi a sparire. Corale vuol dire questo, tanti personaggi, che però - ecco la differenza con la massa doramica - non sono pupazzetti appiccicati sullo schermo per mandare avanti la storia dei protagonisti, non sono figurine ritagliate spessore pozzanghera, ma personaggi a tuttotondo, con una propria storia e tempo dedicato a loro.
Poi - finalmente - c'è una protagonista tostissima, In Yub, che non molla mai, non cede mai nonostante tutto quello che di brutto le accade (ed è tanto), piange poco, lotta e trova il coraggio come e più di un uomo. Veramente una bella sorpresa, scordatevi la classica main lead coreana piagnona e indifesa, In Yub si spezza ma non si piega, anzi non si spezza neanche.
Ma vi dirò che il mio personaggio preferito è un comprimario, che poi a ben vedere non lo è affatto, e cioè Il Ministro delle Finanze - vera anima nera del drama. Che gran bel personaggio. Cattivo? Certo. Malvagio? Anche. Ma ha uno spessore che si mette in saccoccia tre quarti dei villain visti fin'ora.
Geniale l'idea di ambientare Maids proprio all'inizio dell'Era Joseon (questa è la parte storica, fine Trecento-inizi Quattrocento), poco dopo che Re TaeJo ha massacrato la Famiglia Reale di Koryo (o Goryeo, a seconda della traslitterazione usata), prendendo il potere con la forza e col sangue, solo per poi vedersi soffiare il trono da suo figlio TaeJong, che lo conquista uccidendo i fratelli e tenendo a bada il padre in un esilio dorato. Anche i due Re della neonata Joseon sono personaggi interessanti e belli, così come le dinamiche tra di loro.
E mi è piaciuto vedere come a volte il confine tra buoni e cattivi sia sottile, ambiguo, non c'è un cattivo e basta, non c'è un buono e basta, (quasi) tutti hanno un lato meno edificante.
Il Ministro delle Finanze (attenzione spoiler)
parte come il classico Uomo Nero che vuole un potere ancora maggiore di quello già grande che ha, sembra non essere granchè come personaggio, però man mano che la trama si dipana eccolo mostrare qualcosa di diverso. Certo è un assassino, uno che non esita a passare sui morti (letteralmente), per raggiungere i suoi fini, ad usare tutto e tutti, persino suo figlio Eun Ki. Ma viene da un passato micidiale, ha visto massacrare la stirpe reale di Koryo da Re TaeJo, che per prendere il potere non ha esitato ad uccidere anche donne e bambini, centinaia di persone innocenti. Una simile esperienza devastante lo spinge a combattere Re TaeJong (figlio di TaeJo) per restaurare la Dinastia di Koryo, di cui è uno degli ultimi rappresentanti. Ha persino un tempietto dedicato a loro in casa sua. Ora, se è vero che questo non giustifica affatto tutto il male che lui compie (e a che alla fine distruggerà lui e la sua famiglia), rende il personaggio tragico e interessante, puoi quasi toccare il suo dolore. Non puoi perdonarlo, ma puoi capire la sua voglia di rivalsa.
Lamentazioni doramiche. (attenzione: spoiler)
Che bisogno c'era di uccidere la povera Sa Wol a due puntate dalla fine? La sua morte non aggiunge niente, sembra solo un escamotage drammatico fine a se stesso. Povera Sa Wol.
Non potevano concederci un abbraccio e un bacino tra In Yub e Moo Myung alla fine? Che tirchi, io lo volevo. *sì, in fondo sono romantica. Molto in fondo*
Insomma, se non l'avete ancora fatto, guardate Maids, saranno 20 ore ben spese!