E a tre anni dall'uscita, mi sembra incredibile che questo momento sia arrivato
, ma posso dire di aver visto questo film!
Non è affatto facile fare un commento, ho ancora pensieri molto confusi a riguardo e ho tirato delle somme alquanto "contrastanti".
Innanzitutto,
è stata una visione molto più ricca, complessa e inaspettata di quel che pensassi, mi ha colpita in tantissime parti.
Allo stesso tempo, però, devo dire che in fin dei conti
il film non mi è piaciuto e non mi sento di consigliarlo nemmeno ai fan di Nagase e Kamiki.
Lo so che è un controsenso, ora cerco di farmi capire meglio.
Ecco la trama del film nella mia mente per tutti questi anni: bus studentesco precipita in un burrone e il giovane protagonista scopre di essere morto e di essere finito all'Inferno. Per "tornare in vita"/"realizzare in qualche modo il suo sogno d'amore" inizieranno una serie di avventure insieme a un demone rock-star infernale.
Come è realmente la trama:
una serie di intrecci temporali e di personaggi molto ben congegnati che mescola la "quotidianità terrena" con la visione dell'aldilà giapponese con tantissimi riferimenti mitologici/religiosi. Lo metto sotto spoiler per non rovinare a nessuno la "sorpresa", ma per esempio a me è piaciuto molto che il punto effettivamente focale del tutto fosse
il ciclo di reincarnazioni di Daisuke -e non solo!
Se lo avessi saputo prima, forse mi sarei predisposta diversamente alla visione? Ma comunque, mi ha ravvivato molto l'interesse che a quel punto stava già un po' scemando.
Le premesse alquanto demenziali della situazione
scoprire, per esempio, che gli altri membri della band infernale fossero finiti all'Inferno perchè vandali/stupratori/perpetratori di crimini efferati vari, mentre le motivazioni per Daisuke sono apparentemente molto cretine, tipo "ingarbugliava sempre i cavi dell'amplificatore"
si trasformano con il passare della storia e veniamo a scoprire a poco a poco che elementi solo accennati o apparentemente non correlati a nulla, creano in realtà una visione di insieme e di relazioni tra i personaggi molto interessante
Una tra tutte, il legame tra Killer K e Daisuke stessi
e anche i due presunti "sbagliati" suicidi - e il precedente ciclo di reincarnazioni di Killer K ormai già esaurito
Anche la dinamica dell'incidente del bus, della gita, dell'amicizia tra Daisuke e Hiromi, che sembrano molto lineari e poco interessanti, si rivelano essere completamente l'opposto di quel che si poteva pensare, aprendo molti nuovi spunti, partendo dal fatto che Daisuke non sa per certo chi sia sopravvissuto, chi sia finito in Paradiso etc...
Il fatto poi che
il ciclo delle reincarnazioni copra un arco temporale molto ampio
ci permette di seguire l'intera vita di altri personaggi "secondari" -ma in realtà non poi così secondari come pensavo durante la visione- ed è stato veramente molto molto originale.
PERO', c'è un però molto grosso. Tutta la storia di Daisuke all'Inferno è inserita nel contesto della rock band infernale, come si nota da trama e trailer. Ecco, il problema è questo. Questo che sembrava l'elemento "divertente" del film, è ciò che a me ha smosciata maggiormente:
è inutilmente ingombrante. Non dico che non sia sviluppato attraverso dei riferimenti sensati all'interno della trama
in vita Killer K voleva fare il musicista etc
ma man mano che passano le ore anzichè diventare elemento di sfondo alla vicenda, prende sempre più spazio fino a trovare una
lotta tra membri della band infernale giudicata da Re Enma a colpi di pseudo assassinii sul posto che dura
mezz'ora Io dopo un'ora e mezza di film -che procede un po' faticosamente visti i tantissimi elementi che continuano ad aggiungersi alla narrazione- sono curiosa di capire cosa succederà al protagonista, come si raggiungerà un possibile finale, invece no, mi devo sorbire
mezz'ora di schifezze splatter. Eh no, grazie. Il film dura 2 ore e 5 minuti, ma se avessero tagliato tutta una serie di scene schifosette ci avrebbe sicuramente giovato in qualità. Onestamente se avessi avuto la possibilità di usare il 2x, lo avrei usato diverse volte, ma purtroppo non potevo e le 2 ore e 5 mi sono sembrate almeno 4.
Purtroppo, tra l'altro, non ho capito nemmeno la fine. O meglio, il percorso di Daisuke è chiaro -e anche carino tutto sommato- invece mi è sfuggito il senso della scena di Hiromi
in cui in teoria muore in riva al mare, ok, di vecchiaia dopo una lunga vita felice in cui però non si è mai scordata di Daisuke. Quindi la visione del bacio sarebbe il suo ultimo desiderio? La sua ultima fantasia? Deduco di sì, visto che una volta finita in Paradiso non lo potrà mai più incontrare, ma bho,
avrei preferito qualcosa di meno impalpabile per avere un po' di soddisfazione in più per essere arrivata a fine visione
Insomma, quel che è certo è che si tratta di un film completamente fuori dalle righe -a volte sembra incredibile che si tratti proprio di un film giapponese viste le scene per nulla edulcorate,
Kankuro style proprio, ma secondo me ha un po' strafatto stavolta -, inaspettato per tantissimi versi, con una storyline "interna" costruita molto bene, ma allo stesso tempo con dei tempi di visione difficili da sorbirsi.
Non so dargli un voto