| Gelsicuccia, tiro un sospiro di sollievo, dopo il tuo silenzio silenziioso delle ultime settimane temevo il peggio nel commento, invece sono soddisfatta del tuo voto! Lungi da me dire che Gaksital sia perfetto, ha i suoi difetti, d'altronde nessun drama è perfetto. Sono dell'idea che certe parti della trama di sicuro potevano essere sceneggiate meglio (ad esempio, ho trovato una mancanza notevole che non abbiano inserito la scena della scoperta di chi fosse Gaksital da parte di Damsari, e troppo affrettata la morte di Konno, poi avrei preso a badilate tutti per avermi ammazzato Mok Dan proprio alla fine), ma sono comunque impefezioni minori, e dopo aver visto il drama due volte (e mezza, perchè come escono i subsss DIC mi rivedo la puntata in questione), posso assicurarti che le scene per spiegare il cambiamento di entrambi i protagonisti ci sono tutte, e sono importanti, non sono modifiche repentine. Profonde sicuro, ma tutto accade nel giusto tempo. In effetti Shunji, che risulta essere il personaggio più estremo inizia a cambiare dopo la morte del fratello, quando indossa la divisa. Shunji ha vissuto anni tranquilli, si è costruito un suo mondo idilliaco in cui tutti sono buoni e amici (o possono esserlo), senza vedere realmente in che periodo di grandi odi vivesse, quanto la rabbia impregnasse la vita in Corea a tutti i livelli. Era un maestro elementare e il padre, sebbene non lo apprezzasse molto, non gli ha impedito di fare ciò che desiderava, a suo modo lo amava (ammesso che quell'uomo fosse capace di esternare i sentimenti che provava).
Poi succede l'imprevedibile, vede ammazzare di botte suo fratello da Gaksital, e questo lo scuote nel profondo, manda in pezzi il suo mondo perfetto. Inizia a provare un sentimento nuovo e totalizzante, la rabbia, e l'impotenza di farsi giustizia da sè. Così indossa la divisa (anche per Mok Dan, certo, ma non solo), per poi diventare, man mano, schiavo del Potere. Capisce che - con un suo solo ordine - le cose accadono, si ritrova per le mani un potere inimmaginabile fino a poco prima. Se lui ordina, i subordinati eseguono senza fiatare, se perde la calma per la frustrazione di essersi lasciato scappare Gaksital nessuno obietta. Può fare TUTTO. Il Potere finisce così per logorarlo, diventa preda della sua rabbia, del suo dolore, e ci si mette pure Mok Dan a dirgli chiaro e tondo che gli preferisce prima Gaksital e poi Kang To.
Non riesce a frenarsi, sprofondando in un mare di rabbia e delirio di onnipotenza. Si rende conto di questo suo diventare un mostro, ma non può più a farne a meno. E diventa sadico, sfogando sugli altri tutto il livore contro Gaksital e Kang To. Addirittura è Ueno che glielo dice, quasi alla fine: se vuoi vincere, se vuoi arrivare in fondo e non farti sconfiggere, devi imparare a trattenere la tua rabbia. Inutilmente. Così si arriva alla morte di Mok Dan, che lo sveglia violentemente. Non può neanche dirsi vergogna quella che prova nei suoi ultimi giorni, è più la consapevolezza di aver gettato via la sua vita (come gli dice Damsari), il sentirsi svuotato e inutile. A quel punto ho trovato da parte sua un gesto di dignità (dopo tanto tempo) che si sia suicidato.
Al vecchio amico Kang To, poi diventato nemico e ora in un limbo, non può ormai dire più niente, sono entrambi così stanchi di tutto che nemmeno hanno più la forza di alzare la voce o prendersi per la collottola e riempirsi di pugni, parlano pacatamente, sono oltre il dolore. Ma una cosa la può fare, l'ultimo gesto, che per attimo lo riporta al maestro che era un tempo: non costringere Kang To ad ucciderlo, almeno questo lo può fare. Shunji sa perfettamente che se è vero che Kang To ha avuto le sue clpe all'inizio del suo cambiamento, ciò che è diventato è solo colpa sua, cosa gli può rinfacciare a quel punto, con le proprie mani tanto sporche di sangue? L'ho trovata una fine degna, triste ma dignitosa, tra l'altro in una scena (quella del colloquio finale) davvero magistrale per tema, phatos e recitazione. Sì, vestiti così si trovavano Gelsi, all'epoca c'erano anche abiti più corti (e trasparenti), gli Anni Trenta amavano osare a volte... ^^ E sulla vendetta non è che sparisca infatti - dottore a parte - Gaksital fa fuori tutti i nemici del padre, ma si stempera in una lotta più grande: prima lui lottava solo per se stesso, poi anche per se stesso, ma soprattutto per gli altri. PS:
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