Allooora, visto che ne stavate parlando da giorni, mi sono incuriosita e poiché la domenica di solito per me è sempre stata la serata votata al cinema, ma di questi tempi ahimé andare in una sala cinematografica è sconsigliabile, ieri ho deciso che la serata sarebbe stata pizza, divano e Netflix e ho guardato Enola Holmes. Tra l' altro anche io prima di leggervi ero convinta fosse una serie TV, ma poi ho saputo che era un film e quindi 2 ore serali domenicali poco impegnative ci stavano tutte.
Partiamo col dire, che sebbene non sia un' estimatrice delle detective stories alla Sherlock Holmes, adoro le ambientazioni in costume e ancora di più di epoca vittoriana, quindi è stato facile per me essere presa dalla storia e il film mi è decisamente piaciuto, l' ho trovato divertente, frizzante e sbarazzino al punto giusto.
La protagonista è davvero simpatica: ha verve, è grintosa, parla continuamente in camera per coinvolgere il pubblico nelle sue mirabolanti avventure, e poi è una giovane dotata di un ituito e un' intelligenza deduttiva che rivaleggia col più famoso fratello maggiore, Sherlock Holmes. La scelta di Millie Bobby Brown sull' onda del successo di Stranger Things non mi è sembrata affatto male: a dispetto del fatto che avesse intorno un cast di grandi nomi che potevano facilmente offuscarla, a me è sembrata decisamente in parte, aiutata anche da una mimica facciale e da una capacità di usare anche il corpo nella recitazione, sicuramente adatte ad una giovane ragazza ribelle e fuori dalle righe come Enola. Per me, approvata!
Ho trovato invece un po' out of character invece il personaggio di Sherlock, perchè troppo posato, troppo dandy, troppo perfetto gentiluomo, ed anche troppo figaccione (del resto lui è Henry Cavill
) per rappresentare l' immagine dell' infallibile detective di Scotland Yard. Ma è anche vero che ad essere rappresentato è il giovane Sherlock, quindi può anche passare l' idea che lui non sia ancora quello spericolato cocainomane che emerge nei romanzi di Conan Doyle.
Per il resto, concordo con voi: l' attore che fa il conte Tweksbury ricorda per i tratti gentili del viso e la mascella pronunciata il compianto Haruma.
Tuttavia lui l' avevo già visto: Louise Partridge aveva la parte del primogenito di Lorenzo il Magnifico, Piero, nella terza stagione dei Medici, serie tv andata in onda sulla RAI gli anni scorsi. E l' avevo già adocchiato perchè, nonostante la sua giovane età, è un attore in ascesa, molto bello e bravo, e credo che sentiremo parlare di lui a lungo.
Riguardo i buchi di trama che sono stati imputati a questo film, concordo con Dama, le intenzioni della madre sono ben chiare, anche se ammetto che non mi aspettavo che..
fosse addirittura pronta a compiere attentati e a diventare una terrorista pur di non far fallire la riforma del suffragio alle donne.
Piuttosto a me è sembrato troppo veloce il passaggio secondo il quale Enola un attimo prima...
è convinta di aver fatto bene a "sbarazzarsi" di Tewksbury, una volta arrivata a Londra, e un attimo dopo va alla sua tenuta per indagare sui motivi della sua scomparsa.
E idem il giovane lord...
quando rincontra Enola a Londra le dice: "Mi sei mancata?" Ma il dubbio è: com' è possibile se si conoscono a stento? E ok che lei gli ha salvato la vita quando si sono incontrati la prima volta sul treno, ma il rapporto tra i 2 non è stato per nulla approfondito, quindi l' attaccamento immediato di lui ad Enola, a mio parere, è molto campato in aria.
Forse se fosse stata una serie tv e non un film, alcuni sviluppi sarebbero stati raccontati meglio. Invece in tal caso c' è stata un po' di frettolosità e in taluni punti la trama risulta macchinosa e superficiale.
Per il resto devo dire che le 2 ore scorrono piacevolmente e se facessero un secondo capitolo del film (e credo che lo faranno, ci sono tutte le premesse) lo guarderò molto volentieri. Speriamo.
Ps: anche io credevo che Emily in Paris fosse un film!
Netflix non fa capire niente con i trailer!