CITAZIONE (cris01 @ 2/4/2012, 12:29)
Tra oggi e domani spero di avere l'ispirazione e il tempo per un commento fatto come si deve
Avevo detto "tra oggi e domani?"
Io ho una concezione del tempo tutta mia
Cooooomunque eccomi finalmente qui!
Che dire... a me Gaku è piaciuto.
E'un film ben fatto, belle le locations (sono le stesse zone delle olimpiadi invernali di Nagano del 1998), la computer grafica è ben inserita "quasi" ovunque, bella la fotografia e buona la sceneggiatura.
Da lettrice del manga (non terminato purtroppo per colpa della casa editrice italiana che non si decide a continuarne la pubblicazione
) devo dire che hanno fatto un buon lavoro; sono riusciti a rendere bene la storia, inserendo anche alcuni episodi del manga, senza allontanarsi troppo dalla trama principale anche se qualche differenza ovviamente c'è, come ad esempio il ruolo maggiore che viene lasciato al personaggio della nuova recluta Shina (la Nagasawa
).
Probabilmente questo perchè il manga è scritto da un vero appassionato di montagna e di scalate che ne sa parecchio sull'argomento e, nel fumetto, la montagna e la passione per la montagna sono le vere protagoniste impersonate dal personaggio di Sanpo quindi, forse per rendere più comprensibile e meno noioso questo "
universo" a chi vi si avvicina per sole due ore, viene dato più spazio al ruolo della nuova arrivata Shina che accompagna lo spettatore nel mondo del soccorso alpino (che poi è il suo ruolo anche nel manga in fin dei conti
).
Ed è proprio qui che il film si discosta di più dal manga secondo me, ma tant'è... esigenze di sceneggiatura.
La Nagasawa nel ruolo di Shina stranamente mi è risultata meno insopportabile del solito
, anzi l'ho trovata quasi bravina
(ma deve imparare a piangere meglio
) e poi ci sono alcune scene che danno enorme soddisfazione
come quando Sanpo la spinge giù per una discesa e lei precipita rotolando in mezzo alla neve
Ogurin è stato bravo e ha reso bene la natura semplice, ma forte del personaggio
Purtroppo non ha la fisicità di Sanpo, perchè nonostante ci fosse l'altezza, mancava però la
stazza più massiccia e robusta, ma tanto di cappello per l'impegno: Oguri soffre da sempre di vertigini e fare più di 3 mesi di allenamento per riusciure ad arrivare in cima a montagne alte oltre 3000 mt. a meno 25° non deve essere stato facile.
Senza contare le scene di arrampicata su roccia fatte senza controfigura...
Vabbè non erano girate a 30 mt di altezza, ma solo a 3-4 mt, ma per chi soffre di vertigini è pure troppo.
In conclusione è un film che consiglio, in particolare se vi piace il genere "rescue" o se volete vedere la Nagasawa ruzzolare
, ma non aspettatevi romance perchè non ce n'è, l'unico amore che c'è qui è quello per la vita, che poi sarebbe anche il messaggio del film
Vi lascio sotto spoiler anche un po' di foto dal set: girare un film in montagna non è per niente comodo