Ehm.
Ehm.
Eh-eh-ehmm.
È piuttosto difficile mettere insieme un commento per questo drama. Perciò andrò in ordine sparso e pazienza.
Ho iniziato questa serie principalmente per via della
canzone di apertura dei LUNA SEA, gruppo che adoro, e della presenza di Kaneshiro Takeshi, per il quale pure stravedo.
L'ho iniziato, poi per una serie di vicende l'ho lasciato a metà, ma la sfida è stata una buona scusa per riprenderlo, recuperare le puntate passate e finire quelle che mi mancavano.
Alla fine però mi ha lasciata piuttosto perplessa.
Ovvero: credo che si tratti di una di quelle serie che sono trasformate dalla presenza degli attori. Perché se si guarda unicamente la storia, quello che rimane è un grandissimo
BOH.
La storia (
non ho messo in spoiler perché si tratta degli eventi della prima puntata): ragazza delle superiori senza particolari talenti o passioni, progetti o legami emotivi, trascorre i pomeriggi a zonzo con le amiche di scuola e facendo sesso occasionale.
Ecco, se si può indicare una sua passione, si tratta della musica composta da Ishikawa Keigo - passione che assume proporzioni giganti perché per il resto la sua vita è piuttosto vacua: quindi ci si aggrappa con tutta se stessa. E questo atteggiamento
non cambierà per tutto il resto della serie.
Un pomeriggio si accorge di aver perso i biglietti per il concerto di Ishikawa, così finisce per prostituirsi per procurarsi il denaro per ricomprarli. Si tratta di una decisione fatale perché da quel rapporto contrae l'HIV, e quello stesso giorno, dopo il concerto, conosce Ishikawa, che se la porta a casa.
Masaki sa che Keigo ha passato la notte con lei unicamente per distrarsi, ma - nel vuoto pneumatico di cui si diceva - decide comunque che si tratta dell'
evento più importante della sua vita.
Al ritorno dal tour mondiale, a sorpresa Keigo la chiama e le chiede di rivederla. In quell'unica notte insieme infatti Masaki era riuscita a trasmettergli tepore e voglia di vivere attraverso il suo guscio di solitudine e malinconia. L'altra sorpresa che attende Masaki è la diagnosi di sieropositività. Tutta la serie quindi segue il dipanarsi degli effetti dei due eventi perturbanti nella sua vita: la
sieropositività e la
relazione con Keigo.
Ora, la cosa singolare di questa serie (e di questo personaggio) è che
Masaki sviluppa una relazione abbastanza sana con la malattia, ma una relazione completamente malata con Keigo.
Ovvero, il suo atteggiamento rispetto alla malattia è: me la sono cercata; non mi resta che fare buon viso a cattivo gioco provando a curarmi e a vivere una vita piena di significato, finché dura. Rompe un po' le scatole al prossimo, ma in misura fisiologica.
Invece con Keigo si comporta
come un'edera. Un tira e molla continuo, e se lui non c'è non può vivere, e se lui non la asseconda continuamente sono lacrime, e vuole seguirlo e non vuole seguirlo, e qua e là e su e giù. Ma che piaga!
Il povero Hibino, friendzonato dalla prima puntata, ha meritato un monumento per la sopportazione.
Che poi anche Keigo non era tanto normale
hanno rapporti non protetti (come se fino a quel momento questa negligenza non avesse causato abbastanza danni)
e poi si sconvolge perché lei rimane incinta.
Ma che cosa si aspettava, il furbone? Lei ha già dato prova di non essere tanto sveglia, ma almeno uno dei due un po' di senso di responsabilità ce lo doveva avere, no?
In conclusione,
non so davvero cosa avessero in mente gli autori di questa serie.
Il finale con Masaki stecchita in abito bianco poi cosa stava a significare - un recupero della purezza grazie a maternità e matrimonio da parte della ragazza traviata? Un monito alle teenager giapponesi che fanno enjo kosai: "questa è la fine che farete"?
E
tuttavia, nonostante trentordici motivi di contrarietà, una volta recuperati gli episodi, li ho divorati uno dietro l'altro. È stato indisponente, ma mi sono comunque affezionata ai personaggi. La cosa di cui sono sicura è che con altri attori la serie sarebbe stata molto peggiore. Invece Kaneshiro Takeshi e Fukada Kyoko (che pure non brilla) curiosamente funzionano abbastanza bene.
(Curiosità stupida: solo io ho l'impressione insistente che Nakama Yukie sia perennemente in apnea? L'avevo notato ai tempi di
Gokusen, ma anche qui sembra non respirare mai.
)
E qualsiasi cosa avessero in mente gli autori, quello che ho avuto in mente io per discreta parte della serie è stato grossomodo questo:
Ah~~
sospir (Che peccato che in Giappone non lavori quasi più).
Quindi un 7,5 - un po' generoso.