Nonostante quanto scritto nella trama principale il film riesce a legare il lato divertente e comico con quello triste e tragico in maniera sublime. Devo dire che il gruppetto di ragazze (studentesse) è molto spassoso, soprattutto per la varietà dei personaggi che ve ne fanno parte. Da un lato c'è la nuova entrata, ovvero la nostra Na-Mi che all'inizio fa fatica ad integrarsi, ma che poi riesce a conquistare un pò tutte per la sua comicità e la sua bravura nel parlare dialetto....poi abbiamo la giovane Chun-Hwa che è il capo del gruppetto e ha il compito di proteggere le "sunny" da qualunque minaccia esterna...e al tempo stesso ha una presenza caratteriale molto importante nel gruppo in quanto ispira sicurezza e felicità...altro personaggio importante è Su-ji che nel film viene presentato quasi completamente nella sua forma adolescenziale. Considerata la più bella della scuola ha sempre un aria molto serie a all'inizio non accetta di buon grado l'ingresso di Na-Mi. Rispetto alle altre ha un espressione più adulta ma non per questo senza debolezze e paure. Nel corso del film la si vedrà evolvere nei confronti di Na-Mi tanto che le due diventeranno ottime amiche.
Davvero tanti i momenti comici o di ilarità nel film, quasi tutti nella fase adolescenziale delle ragazze. Accanto a queste scene vi sono però molti momenti drammatici e tragici che fanno letteralmente emozionare lo spettatore...
Uno di questi che mi ha colpito fortemente è stato quello in cui Na-Mi trova Bok-Hee seduta su un marciapiede di fronte a quello che sembra un locale malfamato...molte sono le scene che fanno comprendere come la realtà nella quale vivono quasi tutte le ex amiche è ben diversa da quelle immaginata e sognata quando ancora potevano permetterselo.
Rivedendo un vecchio filmato, Na-Mi, capisce che con il passare degli anni ha perso quella spensieratezza che aveva un tempo e capisce di essere intrappolata in una vita in cui non si riconosce più. Confrontando infatti Na-Mi del passato e quella del presente, soprattutto pensando al rapporto con la figlia che non l'ascolta mai o con il marito molto distante da lei, si capisce che i sogni che aveva la giovane Na-Mi, di diventare un'artista affermata, proprio come quelli di tutte le altre sono andati in frantumi scontrandosi con il corso naturale degli eventi.
Il semplice ritrovare le vecchie amiche diventa per Na-Mi, non più un semplice favore verso chun-Hwa, ma un dovere verso se stessa e verso i sogni ormai svaniti.
Quando il gruppo si riunisce, purtroppo troppo tardi per chun-hwa, è come se le donne di nuovo assieme ritrovassero quello spirito perduto.
Chun-hwa nonostante non più presnete fisicamente è comunque presente con l'anima e il suo è il regalo più bello in assoluto. Con lo stupore di tutte, si scopre che chun-hwa è riuscita a far carriera nella sua vita e a conservare un bel patrimonio. Nelle sue ultime lo volontà affida tutte le sue ricchezze alle sue ormai eterne amiche che a questo punto possono farsi una nuova vita e nomina Na-mi come nuovo capo delle "sunny" che a questo punto non si scioglieranno mai più.
Nel complesso dò un voto pieno a questo lungometraggio, anche se non mancano delle critiche o comunque delle osservazioni che vorrei fare.
la famiglia di na-mi e il suo rapporto con la figlia sono stati completamente trascurati...nonchè non si è saputo se la figlia abbia risolto i suoi personali problemi con la scuola e le compagne...non dico molto ma mi sarei aspettato almeno un dialogo compiuto tra madre e figlia..mah
infine, come avevo accennato, mi è dispiaciuto un pò non sapere cosa sia successo a su-ji dopo l'incidente e anche dopo...nel senso che quando si vede ala fine sembra una donna abbastanza affermata anche se non si sà cosa sia diventata...