Rece/opinioni post visione: è un film più che dignitoso, che beneficia grandemente del carisma degli interpreti , in grado di bilanciare delle sbavature e dei buchi di sceneggiatura altrimenti piuttosto fastidiosi. Con la testa il voto è meno di 7, di pelle e 'cccore è un 7- 7 e 1/2
Cominciamo dal peggio e andiamo poi verso il meglio :3 :
IL PEGGIO (o IL MENO POSITIVO) : il film cerca di barcamenarsi tra A) intrattenimento puro e B) quasi-impegnato-provocatorio, finendo per alternare momenti per lo più buoni di A) :coreografie e danze e scenografie molto colorate - anche quando le canzoni non eccellono -, specialmente tutta la parte finale che è un musical nel musical *schiva Kalla per uso di vocabolo improprio
* a spunti interessanti ma lasciati molto abbozzati in B) .
I temi più seri, ovvero
il lato B:
- il NRI (anzi, la NRI con filgliola al seguito) che torna al paesello e si trova a riscoprire e lottare per il diritto alle proprie radici culturali in nome dei nativi rispetto alle sirene del capitalismo globalizzante;
- la capacità effettiva o meno dell'arte di fornire non solo un arricchimento, ma anche una valida alternativa di sopravvivenza economica rispetto a detta opzione capitalistica;
- il rapporto con la famiglia e il tema del figlio/a considerato, a torto o a ragione, prodigo.
- anche i cattivi hanno un cuore/si ravvedono/sono sotto sotto anche molto simpatici in alcuni casi. E sanno cucinare un'ottima pizza
Cercando di sviluppare sia A) che B) però il film riesce a non eccellere in nessuna, pur restando un prodotto gradevole.
Molto potenziale sprecato. Con cotanti attori (Madhuri - che danza sempre divinamente e se possibile è più gnocca a 40 anni che a 20 - , Konkona Sen Sharma - che a qualsiasi ruolo faccia conferisce un valore aggiunto - ,
quel gran manzo di Kunal Kapoor alias lo stangone in camicia arancio alle spalle di Madhuri nel poster ) e mezzi si poteva fare decisamente di più e tirare fuori qualcosa di decisamente più incisivo e di sostanza.
Il MEDIO/BUONO XD: dialoghi e motivazioni/azioni dei personaggi vanno dallo stuzzicante-carino-aww più o meno convenzionale all'illogico/elementare.
Esempio:
1) il capitalista #1
è un amabile giovanotto che ama le sfide e accetta di scommettere con Dia (Madhuri) che se lei metterà su uno spettacolo di successo egli rinuncerà alle sue lucrose mire con ditruzione del locale teatro. La loro conversazione alterna punte di sbruffoberia a punzecchiature reciproche, con lui che fa' la sua prima apparizione in grembiule da cucina, con una bella pizza appena sfornata e galantemente offerta
. E devo dire che se volevano renderlo simpatico ci son riusciti. Poi ha un feeling immediato coi bambini
Il capitalista #2
(Irfann , l'attore co-protagonista di Billu insieme a SRK) qui è un affarista vagamente viscido e che manipola senza problemi la propria moglie - amica d'infanzia di Dia prima che quest'ultima lasciasse il villaggio per andare in America, da non sposata (gasp!) a vivere con uno straniero - pur di sabotare lo spettacolo, spingendola a infamare pubblicamente la moralità dell'amica
.
Nel finale la sua conversione - potere dell'arte
- risulta repentina e accettata senza grandi traumi. Irfann cava succo buono da tali misere ossa di sceneggiatura, ma resta un Volemose Bbbene
L'allestimento dello spettacolo con tutti gli annessi e commessi:
devono tirar su uno spettacolo , scenografie, costumi e attori dal nulla in un tempo molto breve, con pochi mezzi e vengono pure sabotati a ridosso della data della rappresentazione (raid distruttori, pestaggi, defezioni e sostituzioni dell'ultimo minuto... servizio completo insomma ). Eppure lo spettacolo viene su che nemmeno un musical di Broadway. E 'ste schiere di giovanottoni muscolosi e ballerine in synch nel villaggetto da dove spuntano, visto che durante le prove 'sto popo' di qualità e quantità
in massa non li vediamo nemmeno di striscio?
Se si dimentica l'incongruenza tutte le esibizioni sono molto belle però
La metamorfosi glamour di Konkona
/ tomboy del villaggio che si pulisce il naso sul dorso della mano/Laila in una vezzosa donzella in nome dell'ammore per Kunal
/bonazzo e tirapiedi-teppista del poilitico di turno ma che confusamente aspira ad altro e a meglio/ Majinu : transizione rapida e praticamente indolore
, con un sospetto di sessismo
si salva perché in un momento clou la ragazza comincia a menare di brutto, facendo riaffiorare la sua antica e genuina natura di maschiaccia
. Capisco il desiderio di fare colpo e di fornire un'iimagine di se' più curata e che valorizzi se lo si desidera, ma qui si oscilla tra il miglioramento di se' e l'amputazione di una parte di se' per compiacere il maschio adorato - poi degno di tutto questo sforzo?
- , attraverso uno stereotipo di bellezza femminile, beh, stereotipato ( abbinato alla classica tattica 'mi faccio fi*a e ti ignoro mentre invece da grezzona ti guardavo anelante'
).
Il messaggio conclusivo:
valore dell'arte, donne in gamba, concordia riscoperta assieme alle tradzioni riscoperte, etc etc. Ma resta un po' monco e naif. Dia ha salvato il villaggio solo temporaneamente, una volta tornata lei in America la gente non potrà vivere di sola danza: resta culturalmente più ricca e risvegliata e fiera delle proprie radici, ma ancora col problema di sbarcare il lunario.
Per la serie: danza oggi, che del doman non v'è certezza? spero ben che il messaggio, almeno a livello esplicito non volesse essere questo
Sarebbe bastato anche solo sapere cosa ne sarà del teatro: se le persone coinvolte nello spettacolo decidono di gestirlo in proprio trasmormandolo in un'attrazione di successo, che vada a compensare i mancati guadagni del centro commerciale che del teatro doveva prendere il posto...
Il BUONO: gli attori sono molto bravi e perfetti per la loro parte, valorizzando al meglio il materiale con cui si trovano a lavorare.
Tutta la parte della rappresentazione teatrale finale , ribadisco, è bella. La storia degli innamorati Laila e Majinu messa in scena, sorta di Romeo e Giulietta medievali d'Oriente, è una trama evergreen
. Bello il parallelismo tra il palcoscenico e le vicende degli attori, almeno come concetto. Peccato che il 'fuori palco' non sia stato sviluppato di più e meglio.
Laila e Majinu : innamoramento dentro e fuori l'illusione scenica, durante le prove