A distanza di 5 anni, torno in questo topic
Non so perché non l'avessi ancora visto dal momento che sembra lo attendessi con ansia, ma tant'è, per cui ho approfittato nuovamente della Challenge e ho scelto questo come film pluripremiato.
Di awards questo film ne ha vinti parecchi:
2011 Fribourg International Film Festival- Ex-Change Award by Youth Jury
- Special Mention of the Jury of the International Federation of Film Societies2011 Baeksang Arts Awards- Best Actress: Tang Wei
2011 Grand Bell Awards- Best Music: Jo Seong-woo, Choi Yong-rak2011 Korean Association of Film Critics Awards- Best Actress: Tang Wei
- Best Music: Jo Seong-woo2011 Busan Film Critics Awards- Best Film
- Best Actress: Tang Wei2012 KOFRA Film Awards- Best Actress: Tang WeiMi spiace che Binni non sia stato premiato, trovo che sia diventato un attore davvero capace e in questo film lo ha dimostrato. Ne ha fatta di strada dal mio adorato Sam-shik
Tornando a
Late Autumn, è un film delicato, che ci racconta il breve incontro tra due persone apparentemente molto diverse, ma accomunate da un passato travagliato e da un futuro incerto.
Anna, dopo 7 anni di reclusione per aver ucciso il marito che la picchiava, si ritrova ad avere 72 ore di libertà per recarsi al funerale della madre. Non c'è nessuno ad accoglierla, per la sua stessa famiglia è ormai un'estranea, utile solo a firmare carte per l'eredità.
Hoon è un gigolò in fuga dal marito di una delle tante donne ricche e insoddisfatte che usano il suo corpo e le sue attenzioni.
Entrambi molto soli, instaurano un rapporto fatto di silenzi.
Due scene mi sono piaciute tanto, la prima è quando Anna racconta a Hoon la storia della sua vita.
Fino a quel momento si era mostrata riluttante a lasciarsi affascinare da lui, ma in quell'attimo gli rivela tutto quanto, guardandolo negli occhi... Ma lo fa in cinese, una lingua che lui non capisce.
E poi la scena del litigio tra Hoon
e l'ex per la "forchetta". La rabbia di Anna e quel pianto liberatorio erano da pelle d'oca. Brava Tang Wei!
Durante tutto il film ho provato una costante sensazione di malinconia, quasi di oppressione, e la cupa e nebbiosa Seattle di certo ha contribuito.
Il finale
lascia un po' di amaro in bocca. Lui le aveva fatto quella promessa pur sapendo di non poterla mantenere, ma almeno le ha dato un luogo in cui tornare, un'illusione a cui aggrapparsi, un ricordo.