Titolo: The Crucible / Silenced / Dogani (도가니) Genere: Drammatico Anno: 2011 Nazionalità: Corea del Sud Durata: 125min. Diretto da: Hwang Dong-hyeok Basato sul romanzo omonimo di Gong Ji-young
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CAST Gong Yoo Jeong Yu-mi Kim Hyeon-soo Kim Ji-yeong Jeong In-seo Baek Seung-hwan
TRAMA Tratto da una storia vera, il film racconta della lotta di un insegnante che, arrivato in una nuova scuola, si accorge pian piano che i bambini vengono sottosposti a terribili abusi e violenze. Assieme ad una giovane attivista che si batte per i diritti umani, l'insegnante cercherà di portare alla luce questi terribili crimini in modo che i colpevoli vengano consegnati alla giustizia.
RICONOSCIMENTI - Attore più popolare a Yoo Gong ai Blue Dragon Awards, 2012 - Miglior film ai KOFRA Film Awards, 2012 - Black Dragon Audience Award al Far East Film Festival, 2012
ma come ca**o si può abusare di bambini innocenti e definirsi benefattori che seguono i dettami della cristianità? Io avrei condannato il preside,l'amministratore e quel miserabile di un insegnante alle torture più disumane.Per non parlare di quella prostituta della direttrice.Lei l'avrei centrifugata nella lavatrice con tanto di acido muriatico.
Ammirevole l'interpretazione del protagonista e dei bambini,la cui bravura mi ha lasciata di stucco. Ho apprezzato tantissimo anche la scelta di produrre un film che affronta una tematica così cruda,attuale e che molto spesso passa impunita,come la pedofilia,che qui oltretutto coinvolge vittime affette da sordomutismo.
Film molto intenso con tema fortissimo. Non si può scrivere un vero commento... cosa si dovrebbe "giudicare"? L'interpretazione dell'intero cast è superba (sia i grandi che i bimbi) e anche la fotografia non è da meno; il film presenta per lo più colori scuri e freddi che si adattano perfettamente alle scene crude e creano un'atmosfera tetra e angosciante. Si prova tantissima rabbia e orrore durante la visione, quindi lo sconsiglio se non si ha voglia di entrare in una storia così drammatica. Io l'ho amato (anche se sembra perverso detto così) per il grande coraggio della sceneggiatura/regia di raccontare una storia così fuori dagli schemi ma che purtroppo è tutt'altro che rara. Da vedere!
