La protagonista è sempre più incartata nelle sue bugie e quando cerca di tirarsene fuori ci si incarta ancora di più.
Il protagonista ha due aspetti
uno insopportabile
è infantilmente legato alle persone che lo circondano e non accetta che si allontanino da lui
Quando il suo amico d'infanzia e braccio destro, gli comunica che vuole trovare, lavorativamente parlando, la sua strada, lui mette il muso;
ed uno adorabile
si affida ciecamente, nel senso letterale della parola, alla sua segretaria e per controbilanciare quando è insopportabile con lei, le dedica tante piccole attenzioni.
Alcuni nodi salienti vengono al pettine, come verranno districati?
Il protagonista, il cui nome è facile da ricordare, Minik(o), DoMinik(o) se aggiungiamo il cognome:
ha dei momenti in cui è riuscito a distinguere i volti delle persone (l'espediente che hanno utilizzato cancellando completamente i tratti somatici rende pienamente l'idea in modo agghiacciante), ha intravisto la falsa Veronica Park, ha conosciuto la vera Veronica Park, ha inseguito il suo assalitore, ha iniziato a mettere in discussione i suoi sentimenti e il suo rapporto con la fidata segretaria.
Secondo me è una commedia molto ben fatta. Fermo restando che deve piacere il genere commedia basata sugli equivoci, volontari ed involontari. Il suo punto forte è il ritmo delle situazioni brillantemente sostenuto dai "tempi comici" di tutti gli attori.
Una delle cose che mi piace di più è il fatto che la segretaria
sarà, si, servizievole e pronta a soddisfare qualsiasi esigenza del suo capo, ma gliele canta di santa ragione, se è il caso lo sgrida o lo sfotte