| Commento numero due della Val sul Dic, gioia doppia! Black&White è un drama splendido, appassionante, che non annoia mai e trova sempre nuovi spunti per interessare chi guarda. Da tanto una storia non era così addicted, una puntata tira l'altra come le ciliege, e sistematicamente, quando arrivi alla conclusione di un episodio, dici: ma come, è già finito? Non ha un solo momento di stanca, e mi è davvero piaciuto come i personaggi si sono sviluppati, come sono cresciuti. In special modo adoro Zai Tien (Pi Zi), cioè l'attore Vic Zhou, per nulla superficiale e scontato, anzi! All'inizio può sembrare il solito poliziotto un pò fatuo e donnaiolo (alla Riggs di Arma Letale), ma ben presto la trama si incarica di farci sapere che no, non è ciò che sembra. In effetti è una persona sensibile, che patisce le conseguenze di molti traumi (fisici e psicologici) e copre un animo bisognoso di affetto con un atteggiamento fintamente superficiale, quello è il suo scudo contro la cattiveria degli altri, che ha purtroppo sperimentato sulla propria pelle. E' una sorta di cartina di tornasole, tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti pronti ad usarlo a piacimento, chi con la scusa di aiutarlo, chi di proteggerlo, chi di distruggerlo, ma intanto lo hanno usato senza mai chiedere il suo parere. Mi piace molto anche Ying Xiong, cioè l'attore Mark Chao, quel suo essere così ligio al dovere, molto emotivo (parte sempre in quarta, pure troppo, e a volte si caccia nei guai); in realtà è più simile lui a Riggs di quanto lo sia Pi Zi, ed è davvero un gran bel personaggio. Ma sono interessanti anche i comprimari: le due protagoniste, la figlia del boss e la patologa, nonchè Xiao Ma, il ragazzo del fast-food che poi è ben altro in realtà (l'attore è lo stesso che interpretava Da Ye in Mars), e pure il vecchio Li mi piace. Molto più ambigui gli altri: il capitano del distretto sud, il comandante, gran parte del distretto nord, il ministro... Sembra che di (quasi) nessuno ci si possa fidare. Bravissimi i due attori protagonisti, sia Vic che Mark si dimostrano ottimi interpreti, completi, non solo belle facce, intensi e credibili, davvero strepitosi. Devo dire che anche l'attore che fa il venditore di hot-dog è molto carino e bravo (ha un sorriso adorabile), l'avevo già notato in Mars, ma quì è decisamente più bravo e bello, anche grazie ad un ottimo ruolo. Non pensavo davvero che questo drama mi potesse prendere così, appassionare in questo modo, perchè di solito io e i taiwanesi non andiamo molto d'accordo (sono troppo trash e inverosimili), ma quanto io l'abbia adorato ha stupito me per prima, perchè mi ha emozionata dalla prima all'ultima puntata. Ho trovato tutto strepitoso: la storia, mai banale e scontata, il ritmo narrativo, sempre incanzante e privo di lungaggini, il cast perfetto, l'ottima alternanza di parti leggere e drammatiche, e il finale, che non mi ha per niente delusa, anzi. E' un drama che consiglio a tutti. COMMENTO CON SPOILER SULLA SERIE:
Cominciamo dalla storia: davvero bella, intricata, complessa, piena di ribaltoni, fatti però col cervello, non messi lì giusto per aggiungere un nuovo colpo di scena, e con un finale per nulla ovvio. Chiaro che finsca bene (volevo vedere, se mi facevano una conclusione del cavolo li avrei disintegrati), ma è il come ci si arriva che ho particolarmente apprezzato. Alla fine il bene vince.
Le storie d'amore (tra l'altro appena accennate, non erano il fulcro del racconto e mi è piaciuto) sono così intrecciate da lasciare senza fiato; Mark ama la figlia del boss, che a sua volta ama Vic, che a sua volta ama la ragazza del fast food e poi si avvicina alla patologa, che ama Vic, mentre la figlia del boss è amata anche dall'ex membro del Sarkozy, mentre Mark si prende una sbandata per la terrorista... Un intreccio quasi inestricabile, ed è stato molto efficace il modo in cui hanno disfatto il nodo che era diventato. Alla fine la figlia del boss non sta nè con Mark nè con Vic, ed era giusto così, dopo tutto quello che è successo, il loro rapporto a tre si è rafforzato, ma è anche cambiato. Avrei trovato ridicolo se avessero fatto mettere lei con uno dei due, troppo era accaduto, e tutti loro non sono più quelli dell'inizio. Gli sceneggiatori, intelligentemente, hanno lasciato intendere che per tutti e tre il futuro porterà il vero amore, mentre il meraviglioso rapporto di amicizia/affetto che li lega adesso non finirà mai. Credo che Vic sceglierà la patologa alla fine, si sono già molto avvicinati, un passo alla volta, e lei l'ho adorata, è un bellissimo personaggio.
Vic ha il ruolo più difficile, complesso e spiazzante. E' al centro della narrazione, tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti... per i motivi sbagliati. Alla fine si scopre che lui non è il figlio del boss, non è il figlio del presidente, e non è nemmeno figlio di sua madre... Delusione? Assolutamente no, anzi. Ho letto sul web pareri al riguardo, ma rimanere delusi è sbagliato secondo me, perchè vuol dire non aver capito cosa gli sceneggiatori volevano dire. Lode a loro, che hanno evitato il tipico clichè doramico del protagonista che si scopre figlio d'arte. perchè Vic rappresenta *l'uomo comune* gettato nella mischia, che riesce a risollevarsi e ricostruirsi una vita con le sue forze.
Riflettiamo a cosa è stata la vita di Vic: un inganno continuo. Tutti lo hanno usato a proprio piacimento, per i più vari motivi, senza mai chiedere il suo parere: sua madre adottiva l'ha raccolto per strada, per sostituire il vero figlio (Mark) dato in adozione (ma almeno poi lo ha amato), il boss lo ha usato convinto che fosse il figlio del presidente da proteggere, salvo poi mollarlo su due piedi quando ha capito che si era sbagliato, la ragazza del fast food l'ha usato per avvicinarsi ai suoi obiettivi, il capitano l'ha usato per i suoi scopi... E nessuno mai gli ha chiesto se voleva, se era d'accordo, tutti lo hanno trattato come un giocattolo, che finito il gioco si butta via.
Si può capire quanto questo sa stato devastante per lui, quanto lo abbia segnato (assieme alla miseria in cui ha vissuto per tanti anni), quella sua ossessione sulla famiglia, sull'appartenere a qualcuno, proprio perchè non aveva niente, la solitudine... Salvo poi capire che la sua forza non era negli altri ma in sè stesso. Molto matura come riflessione, il suo personaggio è strepitoso, un vero uomo. E anche inquietante, perchè fa ben vedere come a volte le persone possano venir usate, poteva succedere a chiunque, lui si è solo trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato...Ma in effetti era la persona giusta al momento giusto. Vic non ha bisogno di essere *figlio di qualcuno* per essre grande, il suo personaggio giganteggia da solo per la forza d'animo e il coraggio che dimostra.
Mark è un altro caposaldo. All'inizio sembra solo un poliziotto un pò rigido e ligio al dovere, ma poi anche in lui emergono ombre, un passato micidiale, il dolore e la difficoltà di adattarsi ad una nuova realtà (l'essere figlio, nientemeno, che del presidente), il suo rapporto complicato con le donne... Bellobellobello. Ho davvero apprezzato come anche lui cresca, comprendendo man mano che non c'è solo il bianco e il nero a questo mondo, ma anche e soprattutto il grigio, e che non sempre quel grigio è il male...
Bellissimo il personaggio di Xiao Ma, l'ex membro del Sarkozy, uno dei miei preferiti, e deliziose le due ragazze, specie (per me) la patologa... Finalmente delle figure femminili con gli attributi. Mi è piaciuto il ruolo della Triade, un'organizzazione di malaffare, certo, però con dei sui proncipi, non un branco di tagliagole... Non commerciano in droga, non fanno stragi, sono nella zona grigia, ma mi sono piaciuti, c'era ben di peggio di loro.
Menzione speciale per le risate che mi sono fatta alla fine, quansdo Mark inseguiva un ladro, e gli uomini della sicurezza messigli alle costole dal padre (ex) presidente inseguivano lui al grido di *signorino, attento, vi fate male!*... Ma LooL, poveraccio, lui che non riusciva a spiccicarseli di dosso e gli gridava *andatevene, sto lavorando!* ^^ Vedetelo B&W, è un capolavoro!
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